Il dramma degli stagionali

La Fisascat Cisl chiede l’intervento del ministro Catalfo e del presidente Musumeci

Nuovamente alla carica Salvatore D’Agostino e Pancrazio Di Leo della Fisascat Cisl di Messina per portare alla ribalta il dramma degli stagionali dei settori Commercio, Turismo e Servizi , senza reddito, da Taormina alle Eolie, dopo aver terminato da mesi la Naspi. Nel mirino ancora , e non può essere diversamente, il ” Cura Italia” definito “l’ennesimo schiaffo ai lavoratori del commercio, turismo e servizi“.

E – evidenziano- “ mentre agli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali è stata riconosciuta un indennità per il mese di marzo pari a 600 euro  i lavoratori stagionali del commercio non sono stati considerati nel decreto “Cura Italia”Drammatica la situazione in provincia di Messina, dove ci sono importanti realtà turistiche come Taormina e le Isole Eolie. In queste località, a fronte di un periodo medio di lavoro di circa 3 mesi, i lavoratori hanno percepito solo un mese e mezzo di Naspi e gli stagionali del Turismo Commercio e Servizi sono stati esclusi dagli ammortizzatori-sociali ordinari o in deroga”.

Secondo la Fisascat di Messina lo Stato e la Regione in Sicilia non hanno considerato i lavoratori stagionali, “intere famiglie ridotte alla miseria e in difficoltà anche per poter acquistare le materie di prima necessità per poter sopravvivere. Non è giusto che i lavoratori stagionali del commercio siano trattati diversamente e penalizzati rispetto ad altri settori oggi privilegiati – concludono D’Agostino e Di Leo – per questo chiediamo un intervento immediato del ministro Catalfo e del presidente della Regione Musumeci.