Lipari- Quasi tredici milioni e mezzo di euro da recuperare per le società partecipate del Comune di Lipari, in liquidazione, da destinare ad opere pubbliche. Si tratta di Sviluppo Eolie e del Gal Leader II Eolie S.C.a.r.l . Soldi che, anche in considerazione delle nuove norme sul patto di stabilità varate dal Governo Letta, potrebbero essere spesi nei prossimi anni. Lo ha annunciato l’Amministrazione comunale anche in risposta alle critiche sulla mancata chiusura di queste società che genera perdite. “ Si tratta – ha puntualizzato Michele Giacomantonio, portavoce del sindaco Marco Giorgianni, di somme stanziate a suo tempo per il patto territoriale che non sono state utilizzate perché le iniziative dei privati non sono andate avanti o perché vi sono state delle economie. E siccome la normativa prevede che le somme devono restare nel territorio a cui sono state assegnate ecco perché il Commissario liquidatore, il Comune di Lipari ed oggi anche il Comune di S. Marina hanno deciso di soprassedere alla chiusura e guardare ad una eventuale riconversione delle società”. A differenza degli altri due comuni salinesi di Leni e Malfa, infatti, quello di Santa Marina – da quanto si legge nella nota- ha deciso di andare avanti con le partecipate. A tal proposito- si evidenzia- che lo scorso 6 ottobre si è svolto un Consiglio comunale al quale ha partecipato in audizione il dott. Gino Amato, liquidatore di Sviluppo Eolie e Sindaco, Giunta e consiglio tutto, anche l’opposizione, hanno deciso di andare avanti vista l’opportunità che si sta presentando. “ L’Agenzia Nazionale Patti territoriali e contratti d’area – ha continuato il portavoce del Sindaco- dovrà comunicare a breve la liquidabilità dei 6 milioni del Patto e del 1.200.000 del GAL. Queste somme potranno essere liquidate se le società sono “in bonus”, cioè non sono in liquidazione. In un incontro con i responsabili del Ministero e il Sindaco di Lipari ed il Commissario liquidatore si è stabilito che la richiesta di accesso ai fondi poteva essere fatta anche con le società in liquidazione a condizione che al momento dell’accredito esse tornino “in bonus” cioè nella capacità di operare. E proprio in questa prospettiva, che si giudica ormai certa ed imminente, il Commissario liquidatore ha già predisposto un piano di rientro articolato nel tempo”. Nello specifico , secondo i calcoli sulle somme da rastrellare ci sarebbero 3.400.000 € per Sviluppo Eolie e 1.260.000 € per il Gal Leder Eolie. Fondi già maturati che potrebbero essere attributi alle società in tempi brevi. Ma vi sono, inoltre, altri 2.661.000 € attribuibili a Sviluppo Eolie che sono maturati da qualche tempo e che potrebbero essere disponibili fra qualche mese. Infine ci sarebbero 6.061.505 di € che si sono resi disponibili nel mese di aprile per via di una revoca di progetti privati e che potrebbero essere attribuiti nel tempo. Dunque una grande ciambella di salvataggio per queste società. Sviluppo Eolie – è stato comunicato- ha debiti di 68 mila € con le banche e di 120 mila € con l’ Agenzie delle entrate. I soci dovranno decidere se ripianare un deficit che porti alla chiusura o se ripianare una riconversione che porti a nuove entrate.