di Pietro Lo Cascio

Desidero ringraziare Sergio La Cava per il suo ultimo intervento, e non solo per gli apprezzamenti rivolti alle guide che operano (o meglio, che operavano) sul cratere di Vulcano, ma anche per essere stato il primo tra i numerosi esponenti politici impegnati nella campagna elettorale per le amministrative del nostro Comune ad avere colto con attenzione e sensibilità il difficile momento che vivono questi professionisti.
Tuttavia, non è indispensabile un emendamento parlamentare per risolvere o quanto meno attenuare il problema.
Faccio notare infatti che nel 2019 – dopo le eruzioni “maggiori” dello Stromboli e il successivo divieto di accesso ai crateri – il sindaco di Lipari con ordinanza n. 64 del 09/07/2019 ha disposto un servizio di “presidio, vigilanza e informazione”, affidandolo alle guide che operavano a Stromboli, e che tale servizio è stato rimborsato con uno stanziamento di oltre 50.000 euro previsto nel capitolo 646 del bilancio dello stesso anno.
Da quando l’accesso al cratere di Vulcano è stato interdetto, invece, nessuno ha pensato di predisporre un servizio analogo.
Il risultato è alquanto paradossale: noi guide, per evidenti motivi di deontologia professionale, siamo costrette a informare i potenziali clienti dell’impossibilità di visitare il cratere, mentre ogni giorno decine di escursionisti – per i quali la prospettiva di una sanzione non rappresenta evidentemente un efficace deterrente, anche a fronte dei controlli effettuati solo saltuariamente dalle forze dell’ordine – salgono indisturbati sul vulcano. In sostanza, i nostri clienti guardano le sagome lontane dei visitatori che camminano sul sentiero o si stagliano sull’orlo del cratere, magari chiedendosi perché loro non possano essere lì, e noi allarghiamo le braccia. Credo che questa grottesca situazione, destinata a intensificarsi nel corso della stagione, non necessiti di ulteriori commenti.
Sarebbe però apprezzabile se le intenzioni dei futuri amministratori contemplassero l’istituzione di un’adeguata rete di informazione e prevenzione, possibilmente coinvolgendo i professionisti che da anni operano sul cratere di Vulcano e vantano una profonda conoscenza del territorio.