Tritacarne elettrico, come funziona e quale scegliere

Tra gli elettrodomestici che, negli ultimi anni, vengono utilizzati maggiormente in cucina, c’è il tritacarne elettrico; un dispositivo che deve il suo successo al fatto che può essere di grande aiuto ai fornelli in fase di preparazione di piatti anche elaborati, si pensi ad esempio al caso in cui si abbia la necessità di avere un macinato di carne per portate quali hamburger, ragù di carne ecc…

Ecco perché oggi si sceglie sempre più un dispositivo di questo genere avendo l’accortezza di optare per modelli elettrici, quindi del tutto automatizzati, a differenza di quelli che venivano impiegati fino a qualche anno fa che erano azionabili esclusivamente in modo manuale. Oggi ce ne sono tantissimi modelli sul mercato, ciascuno con caratteristiche proprio, vantaggi ed elementi di criticità. Vediamo nel dettaglio come muoversi per scegliere il migliore tritacarne elettrico.

Aspetti da valutare per acquistare un tritacarne elettrico

Proprio in considerazione del fatto che negli ultimi tempi la richiesta è aumentata, oggi sul mercato sono stati introdotti tantissimi modelli di tritacarne elettrici per soddisfare qualsiasi esigenza, da quella professionale a chi invece ne fa un utilizzo esclusivamente domestico. Ce ne sono quindi di ogni dimensione, peso, tipologia, funzione. E sono proprio questo alcuni degli aspetti da valutare in fase di scelta:

  1. Peso e dimensioni: attenzione a scegliere il tritacarne elettrico delle dimensioni giuste, oltre che del peso adeguato, onde evitare che poi risulti essere troppo invasivo e non entri in cucina, o di difficile gestione per gli spostamenti.
  2. Tipologia: manuale o elettrico? Prima grande scelta da effettuare. Abbiamo parlato fin qui dei tritacarne elettrici che sono quelli più richiesti sul mercato anche perché sono i più comodi da usare, dato che richiedono meno fatica.
  3. Materiali: infine i materiali, con riferimento soprattutto per le lame, che sono poi l’elemento principale di un tritacarne. Queste possono essere in acciaio inossidabile, in rame, in ghisa. Ognuno di questi materiali ha vantaggi e svantaggi, in genere l’acciaio inossidabile è il materiale più diffuso per le lame di un tritacarne.

Sono, questi, alcuni degli aspetti da valutare in fase di acquisto di un tritacarne: da ricordare poi che a prescindere dal modello che si va ad acquistare e dalla spesa che si sostiene, il lavoro di manutenzione del dispositivo deve essere sempre costante per evitare che il tritacarne si vada ad usurare a lungo andare, a causa dell’utilizzo frequente in cucina.