I social ormai raccolgono direttamente il malcontento dei cittadini sui servizi pubblici e quindi anche sull’erogazione di quelli sanitari. Si parla spesso, com’è giusto che sia dell’ospedale di Lipari da potenziare , e delle missioni politiche a Palermo, come quella di ieri, non tanto differenti nei risultati da tante altre trasferte avvenute in passato. Basti pensare che c’è sempre l’on. Laccoto ad ascoltare dopo anni le esigenze degli eoliani. Come se non le conoscesse a memoria. Va però ricordato che nelle isole decentrate si continuano a sostenere sacrifici che in certe situazioni sono al limite , purtroppo, dell’eroico. Quando va bene. Sacrifici e voci dalle isole che meritano di essere amplificati.
In un post del consigliere comunale Christian Lampo che rivendica l’operato dell’amministrazione comunale volto a potenziare la sanità nell’arcipelago si registrano gli interventi di due donne battagliere . Scrive ed evidenzia Rosa Oliva per Stromboli : ” senza squilli di trombe lo sapete che in periferia, cioè dove il sol dell’avvenire si vede poco, c’è un solo medico di turno nella guardia medica? Questa estate che si fa? Facciamo il sorteggio a chi deve morire prima? Lo sapete che gli anziani non possono morire nel loro letto ed a casa loro, perché non possono fare nessun accertamento sul posto, neanche un semplice esame del sangue Nessun controllo cardiologo? Per non parlare dei piccoli che devono andare fuori per essere visitati da un pediatra o per un semplice vaccino. È chiedere troppo di mandare in quelle isole un cardiologo ed un pediatra ogni tanto? Di poter fare le analisi del sangue? Oltre i giovani anche i vecchi devono abbandonare le isole minori ?
Risponde per Filicudi Maria Grazia Bonica : “Rosa, mi” trascini” in un campo ” minato”.. In un doloroso recente passato prossimo: la morte di mio padre. Una morte avvenuta su altre ” sponde” contrariamente a quanto lui avrebbe desiderato. Ho lottato con ogni mezzo e con tutte le mie forze per curarlo, per assisterlo nel modo più opportuno, ma ho potuto e dovuto farlo ” lontano dalla sua casa” e lontano da quello che era il luogo in cui avrebbe voluto spirare. Mio padre non sarà stato e non sarà l ‘unico, lo so, ma tutti i padri e le madri sono unici.. Noi, ormai, non nasciamo più nella nostra terra, e sempre piu spesso, non possiamo curarci, ne’ morire alle Eolie. E questo mi sembra di una tristezza infinita oltreché iniquo. Bene fa l’ Amministrazione ad insistere sulla sanità, ma dici bene, Rosa, quando parli delle ” nostre periferie”. Perché questo siamo. Ho atteso una sedia a rotelle per sette lunghi mesi, prima di poterla avere e oggi attendo, da novembre, un fisioterapista, che chi deve, autorizzi a venire sull’ isola; e questo, nonostante, le due domande formulate dal medico di base. Le nostre guardie mediche sono sguarnite di medici e talvolta, di ausili e presidi essenziali. Per un esame di laboratorio, bisogna affidarsi ai Santi protettori del tempo e della salute che ci consenta di prendere un aliscafo, quando questo arriva. Insomma, è chiaro che occorre maggiore attenzione alle isole minori. Ma occorre far presto. Le rassicurazioni non bastano più. La migrazione verso la terra ferma è già in atto. L ‘inverno è diventato “rigido” e sta rendendo le nostre isole sempre piu inospitali e insicure. Ciononostante, nutriamo ancora speranza”.
Da registrare l’intervento dell’assessore al Decentramento, Carolina Barnao : “Sono tutti temi su cui si sta lavorando, sottoposti sia all’Asp che alla Regione, in diverse occasioni. Proprio in questo senso va la Commissione sanitaria regionale speciale per le isole minori che non si riunisce da anni e sarà riattivata, grazie anche alle sollecitazioni di questa amministrazione”.
Frattanto come riporta ilgolfo24.it quotidiano di Ischia e Procida ” le attese, delle piccole isole italiane, sulla legge di bilancio 2025 erano tante ed alcune premesse facevano ben pensare che finalmente il VI comma dell’art. 119 della Costituzione potesse avere qualche attuazione.
I Comuni delle isole minori aderenti all’ANCIM avevano presentato vari emendamenti in tema di sanità, risorse idriche e fondo di solidarietà.
Quelli sulla sanità erano stati rappresentati da vari Deputati di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle che, pure non comportando la richiesta di risorse aggiuntive, miravano a stabilire una logica attuativa diversa destinando, a monte, una aliquota dei finanziamenti per progetti specifici sui temi della sanità insulare.
Come più volte evidenziato i cittadini insulari ricevono servizi essenziali inferiori ai cittadini della terraferma sia per la difficoltà a reperire personale che voglia andare in una piccola isola e quindi il personale, già scarso, diviene ancora più carente a causa dei pensionamenti che vengono reintegrati; sia a causa delle, già carenti, dotazioni strumentali per cui molti servizi non possono essere espletati e vedono gli insulari andare sulla terraferma per ricevere quelle prestazioni che potrebbero essere rese sull’isola.
I suddetti emendamenti presentati dalle due forze politiche, summenzionate, non solo non sono rientrati tra quelli “segnalati” ma sono totalmente spariti nella selezione degli emendamenti da esaminare. Quale il motivo? Non si sa visto che non comportavano richieste aggiuntive ma solo finalizzati a colmare le disparità di trattamento che i cittadini residenti nelle isole segnalano da anni.
In altri Stati così non è, anzi proprio nelle loro leggi finanziarie stanziano fondi specifici per le isole minori consapevoli delle peculiarità che esse rappresentano. Anche la proposta di emendamenti volta a reintrodurre le sezioni distaccate dei Tribunali di Portoferraio, Ischia e Lipari è stata ignorata preferendo, per l’ennesima volta, andare in regime di proroga, invece di risolvere in modo stabile il problema. Spesso, anche nel periodo invernale, si parla di crisi idriche nelle isole, ma anche questo tema viene accantonato e quindi il problema continua a rimanere senza soluzione”.