Il sindaco di Mazzarà Sant’Andrea, Salvatore Bucolo, è stato arrestato dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta sulla discarica del paese. Ai domiciliari anche l’ex senatore Lorenzo Piccioni (Fi), in qualità di amministratore della società che la gestisce. I reati ipotizzati sono corruzione e peculato. Oltre al sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, Salvatore Bucolo, e all’ex senatore di Fi e ex amministratore di Tirreno Ambiente Lorenzo Piccioni, la Guardia di Finanza ha arrestato oggi durante l’operazione ‘Riciclo’ altri due ex amministratori della società che gestiva la discarica di Mazzarrà, Giuseppino Innocenti e Giuseppe Antonioli. Innocenti e Bucolo sono in carcere mentre Antonioli e Piccioni sono ai domiciliari.
Sono tutti accusati di peculato e corruzione. Sequestro beni agli indagati per circa 3 milioni e 483 mila euro. Le indagini si sono concentrate sulle modalità di riscossione per le opere di mitigazione ambientale che viene pagata dai comuni e riscossa da Tirreno Ambiente che dovrebbe poi versarla entro 30 giorni agli stessi enti pubblici. Gli ex amministratori Piccioni, Antonioli e Innocenti però secondo quanto sostenuto dalle indagini avrebbero omesso di versare al comune di Mazzarra Sant’Andrea due milioni e ottocento mila euro di cui circa un milione e cinquecento mila euro oggetto di un indebito accordo transattivo con il comune.
Secondo gli investigatori Tirreno ambiente ha rideterminato le tariffe di mitigazione ambientale riducendola del 50 percento e causando al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea un danno patrimoniale di 12 milioni di euro. L’accusa per il sindaco Bucolo è di aver intascato una tangente di 33 mila euro raggirando il parroco della chiesa di Mazzarrà. In pratica faceva richiedere al prelato somme a Tirreno Ambiente per feste per la parrocchia ma poi era il primo cittadino, secondo i magistrati, ad intascare parte dei soldi. Infine la Tirreno Ambiente avrebbe elargito somme per sponsorizzazioni ad associazioni sportive, una delle quali la Borgo Vercelli in Piemonte dove risiede Innocenti che però erano utili per ottenere la connivenza di soggetti pubblici verso Tirreno Ambiente. A questa società erano stati dati 750 mila euro. Indagate inoltre 6 persone tra le quali dipendenti pubblici o ex amministratori di Mazzarrà Sant’Andrea per abuso e omissione d’ufficio. (ANSA)