Rilanciamo il post della community fb Controcorrente Eoliana sul tema ospedale di Lipari. La sanità è un argomento che non stanca e più sono le sollecitazioni e meglio è visto che le risposte concrete latitano.
Quale ospedale? Rivolgiamo la domanda al Direttore Amministrativo dell’ASP di Messina, dott. Giancarlo Niutta, e all’onorevole Pino Galluzzo, ultimo ad aver parlato del nostro ospedale insieme ad altri deputati presenti all’evento di Fratelli d’Italia a Lipari.
– Abbiamo sentito l’annuncio dell’onorevole Galluzzo che dalla prossima settimana (quale?) sarà aperto il reparto sub-intensivo con i due letti che sono costati una fortuna, ma abbiamo scoperto che ancora non sono iniziati i lavori. Abbiamo capito male o si è spiegato male?
– Abbiamo sentito che l’ASP di Messina doveva iniziare la turnazione dei medici tra ospedali, ma non si capisce perché a Lipari non si vede nessuno.
– Sappiamo che la Risonanza Magnetica è pronta, ma non si capisce perché ancora non è operativa. Mancano i tecnici oppure c’è ancora il problema dell’umidità all’interno della sala che ospita le apparecchiature?
– Avevamo sentito alcuni consiglieri comunali annunciare, dopo un loro viaggio a Palermo, che sarebbero stati stanziati 300 mila euro per comprare attrezzature per i vari reparti e sale operatorie. Cosa è stato consegnato?
– Abbiamo letto che la Regione ha stanziato un compenso extra di circa 18 mila euro per ogni medico che lavora in aree disagiate. È attivo o era solo uno spot?
– Abbiamo anche letto che l’ASP riconoscerà un extra di 300 euro mensili ai medici che prestano la loro attività a Lipari. È attivo o era solo uno spot?
Ebbene, è sicuro che a Lipari si stanno spendendo oltre 6 milioni di euro per la struttura ospedaliera con lavori su lavori, ma tutto il resto sembra fermo ad annunci e spot.
Cortesemente e con rispetto, invitiamo tutti a fare meno spot e chiacchiere e, se si è in grado di portare i medici, a portarli davvero. Le figure importanti come cardiologi e anestesisti sono merito della protesta del 2020 e della relativa convenzione con l’ospedale Papardo.
In breve: non dateci speranza, ma fatti concreti.”