Mentre l’ambizioso progetto dell’Aeroporto del Mediterraneo a Milazzo incassa un importante sostegno istituzionale dalla Città Metropolitana di Messina, che lo ha integrato nei suoi piani di sviluppo urbanistico e di mobilità, emergono visioni contrastanti sul futuro dei collegamenti e dello sviluppo turistico del territorio.
La benedizione ufficiale del progetto, formalizzata da una comunicazione del DG della Città Metropolitana, Giuseppe Campagna, che ne riconosce il potenziale strategico, ha galvanizzato il promotore dell’iniziativa, Fabio Bertolotti di Sciara Holding Ltd. Forte anche del consenso preliminare dei sindaci locali, Bertolotti ha annunciato l’imminente avvio della fase operativa del piano da 800 milioni di euro.
Tuttavia, l’idea di un nuovo aeroporto in un’area già densamente edificata tra Milazzo, Merì e Barcellona, solleva interrogativi sulla sua reale sostenibilità e necessità. Parallelamente, le forze economiche locali, rappresentate da Sicindustria e dalla Camera di Commercio, sembrano puntare su una strategia alternativa: il rafforzamento dei collegamenti infrastrutturali e di marketing con gli aeroporti esistenti di Catania e Reggio Calabria. I presidenti Pietro Franza e Ivo Blandina propongono un approccio che sfrutti la vicinanza di Messina a questi hub, mutuando l’esempio di città collegate a grandi centri urbani tramite aeroporti limitrofi.
Bertolotti, però, difende con convinzione la sua visione, sottolineando come l’obiettivo primario, condiviso a suo dire dalle amministrazioni locali, sia la crescita e la prosperità specifica del territorio messinese, un traguardo che a suo avviso il nuovo aeroporto può contribuire a raggiungere direttamente. La partita per il futuro dei trasporti e dello sviluppo nel Messinese sembra quindi tutt’altro che conclusa.