“Servizio idrico integrato – gestione ed approvazione piano dei costi 24/26”, bocciato con sette contrari ( opposizione più Russo e Iacono) e sei favorevoli ( Rinascita) ; “Approvazione del Piano Finanziario del Servizio di Gestione dei rifiuti anno 2024 e previsionale 25/26. Riproposizione”, bocciato con otto contrari ( opposizione più Russo, Iacono e Portelli) e sette favorevoli (Rinascita). Basta questo per far capire che gli atti propedeutici ai bilanci restano li dove sono ( bocciato anche il piano triennale delle opere pubbliche). Il Comune va incontro ad una stagione turistica piena di insidie col motore in panne e , perdurando questa situazione, anche verso il default.
Per i consiglieri di Rinascita la magra consolazione dell’approvazione del Catasto delle aree percorse dal fuoco e l’adeguamento del costo di costruzione anno 2025.

La dichiarazione di voto contrario sul pef idrico
Egregio Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri,
ci troviamo oggi a dover esprimere un voto su una proposta di Piano Economico Finanziario Idrico (PEF) per l’annualità 2024 che, per molteplici motivazioni, risulta non solo inopportuna ma anche priva di reali fondamenti giuridico-contabili che ne possano giustificare l’approvazione. In primo luogo, emerge una grave anomalia procedurale: il parere di regolarità tecnica è stato apposto in data 12 dicembre 2024, mentre la documentazione integrativa allegata alla proposta risulta successiva, addirittura con atti risalenti al 2025. Ciò determina un evidente vizio istruttorio che inficia la validità della proposta stessa, poiché la valutazione tecnica e finanziaria si basa su elementi parziali e non aggiornati. Altro aspetto critico è l’estrema lacunosità del piano dei costi, che non trova adeguato supporto documentale. L’atto si limita a fornire cifre senza il necessario corredo di atti amministrativi giustificativi, rendendo impossibile una verifica concreta della spesa sostenuta dal Comune. Non vi
è chiarezza se i dati contabili si riferiscano all’intero esercizio 2024 o solo fino ad agosto in coerenza con i soli impegni contabili formalmente riscontrabili in bilancio, lasciando una zona d’ombra sulla corretta contabilizzazione delle spese. Ciò significa che il Consiglio Comunale si trova a discutere un atto già superato da eventi successivi e non pienamente rappresentativo della reale situazione economico-finanziaria del servizio idrico. Trattandosi di dati a consuntivo sarebbe stato opportuno che la proposta fosse corredata accanto all’enunciazione di ogni cifra numerica con l’atto amministrativo adottato per l’assunzione dei relativi impegni di spesa e con le liquidazioni disposte indicando accanto ad ogni entrata il numero della corrispondente reversale d’incasso. Inoltre, dal 1° agosto 2024, la gestione del servizio idrico, secondo quanto riportato dallo stesso Sindaco con nota prot. n. 2073 del 21/01/2025, in risposta a un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri comunali, esaurito lo stanziamento in bilancio, sarebbe avvenuta attraverso una procedura di somma urgenza nei termini indicati dall’art. 140, comma 1, del D.Lgs. n. 36/2023. Già questo rende l’idea dell’inaffidabilità di questa Amministrazione, che ha presentato e fatto approvare in Consiglio Comunale un bilancio di previsione lontano dal rispetto dei principi contabili di veridicità e prudenza, così come già preventivato da alcuni di noi in sede di dibattito, proprio in quest’aula. Ma, per di più, le procedure di somma urgenza adottate dal RUP Domenico Russo
produrranno una spropositata quantità di debiti fuori bilancio per centinaia di migliaia di euro, essendo che, ai sensi del comma 4 dello stesso art. 140 del D.Lgs. n. 36/2023: “Qualora l’amministrazione competente sia un ente locale, la copertura della spesa è assicurata con le modalità previste dagli articoli 191, comma 3, e 194, comma 1, lettera e), del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”. Inoltre, è noto che nel corso dei primi mesi del 2025 vi sono state interlocuzioni formali tra il Comune e l’ATI Idrico, che non risultano allegate o riportate alla documentazione proposta, ed in particolare con riferimento alla questione della utilizzabilità della Determinazione DG n. 155/2024 ai fine della conseguente determinazione tariffaria. Infine, l’adozione di un PEF riferito al 2024 nel 2025 non risulta più funzionale alla strutturazione della tariffa dell’annualità già trascorsa. La scelta più corretta sarebbe quella di ritirare la proposta e di ripresentarla con riferimento al triennio 2025-2027, in coerenza con la programmazione finanziaria dell’Ente e con i principi in materia di gestione finanziaria stabiliti dal nuovo testo dell’art. 151, comma 8-bis del D.Lgs n° 267/2000 contenute nella Circolare Ass.to Reg.le Autonomie Locali n° 33 del 13/10/2022, stante che, in ogni caso, approvare il PEF Idrico per l’annualità 2024 oltre a risultare operazione del tutto inutile sotto il profilo amministrativo-contabile, sarebbe anche parecchio ardua, non soltanto per le motivazioni dianzi espresse in ordine alla lacunosità dell’istruttoria fin qui seguita, ma anche in considerazione del parere contrario già espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti. Per tutti questi motivi, il nostro voto non può che essere CONTRARIO.
La dichiarazione di voto contrario sul pef rifiuti ( riproposto)
Egregio Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri,
anche in merito al Piano Economico Finanziario relativo alla gestione dei rifiuti per l’annualità 2024, non possiamo che esprimere un voto contrario, fondato su motivazioni di merito e di legittimità amministrativa.
Anzitutto, ai sensi dell’art. 151, comma 8-bis del D.Lgs n. 267/2000 e delle disposizioni interpretative contenute nella Circolare dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali n. 33 del 13 ottobre 2022, non è più possibile approvare, nel 2025, piani previsionali relativi a un esercizio già trascorso. Questo elemento da solo basterebbe a rendere irricevibile la proposta. Oltre al profilo giuridico, si evidenzia che la proposta è già stata bocciata a novembre da questo Consiglio Comunale e in quella ripresentata non emerge alcun elemento di novità. La proposta così come formulata andrebbe ritirata e successivamente riproposta per il nuovo periodo 2025-2027 per essere funzionale all’approvazione del Bilancio del corrente esercizio e di quello pluriennale che ad esso segue. Per questi motivi, coerentemente con la normativa vigente e con la necessità di un’azione amministrativa chiara e responsabile, il nostro voto sarà CONTRARIO.
Dichiarazione di voto contrario sulla proposta “Variazione Proposta n. 3/2024 – Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2024/20269 – Elenco annuale delle opere pubbliche per l’anno 2024 e programma triennale forniture e servizi”.
Egregio Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri,
riteniamo doveroso esprimere il nostro voto contrario alla proposta di aggiornamento del Piano Triennale delle Opere Pubbliche per il periodo 2024-2026, poiché essa presenta rilevanti criticità tanto sul piano normativo quanto su quello contenutistico. Innanzitutto, è evidente l’incongruenza dell’approvazione di un piano triennale riferito a un’annualità già trascorsa. L’art. 151, comma 8-bis del D.Lgs n. 267/2000 stabilisce che la programmazione finanziaria e le relative previsioni devono riguardare esclusivamente le gestioni future. Portare in Consiglio Comunale un atto relativo al 2024 non solo è inutile sotto il profilo amministrativo, ma risulta anche in contrasto con le nuove disposizioni di finanza pubblica. Sarebbe stato molto più utile e conducente presentare al Consiglio Comunale la proposta di Programmazione Triennale OO.PP. relativa al periodo 2025-2027 ed il correlativo Piano annuale 2025 quale atto propedeutico al Bilancio dell’esercizio corrente. Oltre a questo profilo formale, emergono gravi carenze istruttorie. La proposta non tiene conto delle indicazioni approvate dal Consiglio Comunale con deliberazioni n. 20/2024, n. 21/2024 e n. 26/2024, che introducono interventi strategici quali: l’inserimento della possibilità di attivazione di un intervento, anche mediante Project financing, per la difesa costiera del litorale di Acquacalda e contestuale produzione di energia dallo sfruttamento delle maree, la gestione rifiuti su Panarea e la sistemazione delle strade comunali. Ignorare questi atti deliberativi significa disattendere precise volontà del Consiglio e compromettere l’efficacia della programmazione triennale.
Per tutte queste motivazioni, esprimiamo un voto CONTRARIO alla proposta in esame, auspicando che l’amministrazione provveda a presentare un nuovo piano coerente con il bilancio 2025-2027 e le reali esigenze del territorio.
I Consiglieri Comunali