di Gianni Iacolino (Assessore)
Si era soliti dire “binidica”, ogni qualvolta ti trovavi di fronte ad eventi e situazioni fuori dal comune.
Ricevevi apprezzamenti eccessivi rispetto ai tuoi meriti?
Si faceva ricorso alla vecchia parola “binidica”.
Anche eventi calamitosi che andavano ben oltre le previsioni, suscitavano sempre quella espressione di sorpresa oggi un po’ in disuso.
Mi è tornata in mente “binidica”, andando avanti nella lettura di una ” condivisione con tutti i nostri concittadini”. Tutto per una risposta ad un’interrogazione giunta in ritardo e solo in seguito a nota dell’Assessorato Enti Locali.
Si trattasse solo di questo? Si sottolinea, per giunta, in quella condivisione con i cittadini che simili comportamenti sono portati avanti dal Sindaco “proprio lui, il paladino della legalità”.
A questo punto “binidica”, a fronte di tale asserzione, deve necessariamente lasciare il posto a min**ia “, una interlocuzione più adeguata alla gravità delle malefatte di questo Sindaco che, per altro, a loro dire, ” razzola male “.
A dire il vero, Gullo in questi ultimi mesi del 2024 ed inizio 2025 – e sotto gli occhi di tutti, meno cinque – non ha mai avuto grandi impegni ; ha solo dovuto affrontare emergenze su emergenze con l’aiuto di un organico al di sotto del 50% con l’aggiunta delle dimissioni del segretario generale e del ragioniere capo. I cinque sanno bene come ha fatto un Comune come quello di Lipari, a ridursi in pantofole , per cui, su questo tema non mi dilungo.
Riguardo all’interrogazione relativa al servizio idrico integrato, anche se in ritardo, il Sindaco aveva già dato una prima risposta il 28 ottobre 2024 per poi distrarsi, al suo solito, tra eruzioni vulcaniche, colate di fango, gas vulcanici, mareggiate devastanti su tutte le isole.
Solo il terremoto non si è fatto sentire. Merito di San Bartolo? Chissà.
Dopo mesi nei quali è stata messa a dura prova la resistenza fisica di chi si è trovato ad affrontare, giorno per giorno, un continuo susseguirsi di eventi calamitosi, ci si indigna per questo irrispettoso ritardo nella risposta data, in ritardo, per altro in modo chiaro e dettagliato.
Ci si indigna forse per come l’acqua veniva gestita in passato? Qualcuno è mai stato sfiorato dal dubbio che si potesse lucrare sulla vendita e sul trasporto? Scriveva Francesco Merlo editorialista di Repubblica, catanese e profondo conoscitore della nostra terra, che “Non è più la Trinacria il simbolo della Sicilia, ma l’autobotte con la sua proboscide. l’autobotte, anzi la sua gestione è il simbolo antico quanto antico è il mercato selvaggio dell’acqua che in tanti luoghi ha reso selvaggia la legalità.”
Certamente è giusto che i tempi di una risposta rispettino quanto previsto dalla legge. Sull’argomento oggetto della citata interrogazione “relativa al servizio idrico integrato a partire dal primo agosto 2024” ci sarebbe stato molto da aggiungere. Nessun accenno, ovviamente, al vecchio modus operandi ed alla legalità oggi ritrovata. Adoperata qui la parola “legalità” avrebbe acquisito il suo vero significato.
Si era presentata l’occasione giusta, ma è andata sprecata.