Ha presentato alla Ca’ Foscari di Venezia per l’INSPRI- CNR il suo progetto sulle micro plastiche e l’impatto sugli ambienti marini e le soluzioni attraverso l’uso di batteri manipolati geneticamente per combattere l’inquinamento marino e non solo. Una ricerca applicata attraverso l’Istituto di Scienze polari CNR per lo studio di batteri e forme aliene primordiali su campionamento in territorio antartico. Si tratta della dott.ssa Laura Marturano di Lipari che oggi vive a Milano me che porta sempre le Eolie, di papà Antonio, nel cuore.
Un eoliana sulla via dell’Antartide a caccia di antiche forme biologiche, insomma. E’ non è l’unica che si dedica a questi studi particolari. C’è anche Chiara Buttitta che studia le galassie e anche Giorgio Sarro che in America, si dedica ai cambiamenti climatici .
Laura Marturano si è laureata in Biologia Sperimentale e applicata, all’Università di Pavia con la tesi “Biodegradazione di polietilene (PET) e acido polilattico (PLA) mediante Fusarium sp. e valutazione dell’attività enzimatica”. Durante il ciclo di studi triennale ha effettuato un breve periodo di mobilità ai fini di studio e ricerca sull’ecologia marina e la salvaguardia dei sistemi biologici associati alla barriera corallina, presso il MaRHE center (The Marine Research and High Education Center) sull’isola di Magoodhoo, nell’Arcipelago delle Maldive.
Durante la laurea specialistica ha preso parte al progetto di monitoraggio di specie aliene nell’Area di Tutela Marina del Parco Regionale di Porto Venere presso ENEA, implementando le conoscenze e tecniche pregresse di campionamento, trattamento e analisi dei campioni marini. Attraverso i tirocini effettuati nei laboratori di microbiologia, in triennale, e micologia, in magistrale, ha potuto apprendere tecniche di analisi microbiologica associata a materiali recalcitranti in ambiente, approfondendo la tematica associata alle plastiche.
Attualmente, svolge l’attività di ricerca per l’identificazione e caratterizzazione di vettori ambientali antibiotico resistenti e virulenti in aree marine costiere e ambienti profondi presso l’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) di Messina e Venezia.
Che dire …ad majora !