Turano: «Oltre 1,5 miliardi per progetti sostenibili e inclusivi»
Domani primo Comitato di sorveglianza del programma regionale del Fse Plus 2021-27 della Regione Siciliana, presieduto dall’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale Girolamo Turano. Fra gli obiettivi del Comitato approvare il regolamento interno e il documento che individua i criteri di selezione degli interventi, per rendere operativo il Programma approvato dalla Commissione europea lo scorso 25 agosto, e fare il punto sullo stato di attuazione della programmazione 2014-20 del Fondo sociale, per parlare di buone prassi e dei risultati ottenuti in vista della chiusura del Programma regionale previsto a dicembre 2023.
«La Sicilia – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è tra le prime regioni italiane che hanno ottenuto l’approvazione del Programma regionale del Fse Plus per il periodo di programmazione comunitaria 2021-27 da parte della Commissione europea, grazie anche al lavoro di squadra tra gli uffici regionali e di concertazione con i componenti del partenariato economico e sociale, che hanno permesso di individuare i temi focali e le esigenze della società siciliana».
«Sono previste risorse per oltre 1,5 miliardi per il periodo 2021-27, contro gli 800 milioni di euro della vecchia programmazione 2014-2020 – sottolinea l’assessore Girolamo Turano -. A questa somma vanno aggiunti altri 500 milioni stanziati sul Programma operativo complementare (Poc). Il Fondo sociale è uno strumento finanziario europeo che garantisce a tante donne e uomini opportunità di crescita, di lavoro, di dignità e parità. Anche per questa programmazione la vera sfida da vincere sarà proprio la capacità di spendere tutte queste risorse comunitarie in progetti sostenibili e inclusivi e con un reale collegamento alle esigenze delle imprese».
Le risorse del Fse+ serviranno per finanziare le priorità previste dal Programma: circa 300 milioni di euro sono assegnati all’occupazione giovanile e 450 milioni all’inclusione sociale. Sono state inoltre destinate specifiche risorse finanziarie per il contrasto alla povertà infantile (75 milioni di euro) e per il sostegno alle persone indigenti (circa 45 milioni di euro).
Oltre 417 milioni di euro saranno assegnati all’istruzione e alla formazione professionale, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze Stem (discipline scientifico-tecnologiche); circa 325 milioni le risorse per l’occupazione e 356 milioni per l’inclusione sociale. Infine, per la priorità “azioni sociali innovative” sono stati stanziati 48 milioni per incentivare l’inclusione attiva, le pari opportunità e la non discriminazione per migliorare l’occupabilità dei gruppi svantaggiati.
Nel nuovo programma regionale cambiano le priorità (P): nella programmazione 21-27 viene dato spazio, oltre a occupazione (P1), istruzione e formazione (P2), inclusione sociale e lotta alla povertà (P3), anche a giovani (P4) e azioni sociali innovative (P5).
«La Regione Siciliana – sottolinea Patrizia Valenti, Autorità di gestione Fse – è tra le poche regioni ad aver attivato azioni innovative sociali che saranno cofinanziate fino al 95%. È davvero un risultato importante dal quale partire. Obiettivo principale della nuova programmazione – ha concluso Patrizia Valenti – è la costruzione di una società della conoscenza orientata alla valorizzazione dell’inclusione e al contenimento del disagio sociale».
Alla plenaria del comitato, che si terrà domani dalle 9.30 all’Istituto “E. Medi” di Palermo, parteciperanno i rappresentanti della Commissione europea, dell’Anpal, dell’Agenzia per la coesione territoriale, di Tecnostruttura, dell’Unità di missione per il Pnrr, dell’Autorità di certificazione, dell’Autorità di audit, oltre ai responsabili regionali e soggetti già presenti nel partenariato economico-sociale.
All’interno della scuola, che ospita la riunione del comitato, sarà allestita la mostra dell’Ansa dedicata ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, cofinanziata dal Fse della Regione Siciliana, un percorso per immagini che ripercorre le tappe umane e professionali più importanti della vita dei due magistrati uccisi dalla mafia.