L’opposizione (o pezzo di maggioranza consiliare) replica all’assessore Gianni Iacolino alla luce del suo ultimo intervento sulle supercazzole ultraventennali nel consesso civico di Lipari.
Ormai si avanti così. Ricordiamoci però ,a proposito di supercazzole, che c’è una comunità che assiste, completamente disinteressata, a questa caciara. Cui prodest ?
Ecco la nota
L’assessore Iacolino e il vecchio megafono difettoso
L’Assessore Iacolino somiglia a un vecchio megafono difettoso: tanto rumore, ma tutto distorto. Alza il volume sperando di farsi sentire, ma ciò che ne esce è solo un suono confuso, ottuso e in gran parte stonato.
La recente nota dell’Assessore Gianni Iacolino sembra più una farsa che una difesa politica. Un vero e proprio spettacolo in cui tenta di dipingere l’opposizione come un gruppo di sabotatori professionisti, pronti a respingere qualsiasi “geniale” proposta della sua amministrazione. Peccato che, tra una battuta stantia su Totò e qualche citazione scadente da commedia all’italiana, tutto ciò che emerge è una difesa imbarazzante e maldestra dell’inefficienza che caratterizza questa amministrazione, soprattutto in materia di gestione idrica e rifiuti (le principali deleghe dell’Assessore Iacolino). L’estate appena trascorsa, del resto, è lì a testimoniare tutto.
Secondo Iacolino, l’opposizione dice “no” solo per sport, come se fosse un hobby. Forse l’Assessore sta proiettando il suo breve e memorabile periodo in opposizione, quando bocciava sistematicamente ogni proposta dell’amministrazione, dimostrando, con grande coerenza, cosa significava un’opposizione “costruttiva”. La nostra opposizione è contro la mediocrità di una giunta che, se eccelle in qualcosa, è nell’incapacità di difendere i diritti fondamentali dei cittadini, a partire da quello alla salute.
Si continua a difendere opere che, se mai realizzate, servirebbero solo a smantellare il nostro ospedale. E l’Assessore, che da ex medico dovrebbe avere almeno una vaga idea di cosa sta parlando, finge di non capire che il vero problema non sono gli spazi, ma la mancanza di medici. Invece di preoccuparsi di portare personale qualificato, si concentra su inutili cubature. Forse si è dimenticato che il nostro ospedale, con metà degli spazi di oggi, aveva il doppio dell’efficienza e, guarda un po’, anche il doppio dei medici. Dunque, quale nuova favoletta ci vuole propinare, caro Assessore? La “casa della salute” potrebbe anche avere senso, ma solo se integrata all’ospedale, non come struttura separata. Per favorire una reale integrazione ospedale-territorio, è opportuno che la Casa della Salute sia all’interno o quantomeno attigua al presidio ospedaliero, considerando che l’ospedale di Lipari è classificato come “ospedale di zona disagiata” ai sensi del D.M. 70/2015. Negli ospedali di zona disagiata, infatti, è prevista una maggiore integrazione con i servizi territoriali, poiché non dispongono di tutte le figure specialistiche presenti nel poliambulatorio distrettuale (neurologo, ortopedico, oculista, urologo, dermatologo, otorino, reumatologo, allergologo, ecc,).
Una Casa della Salute attigua all’ospedale consentirebbe una gestione più razionale delle risorse umane e strumentali, come previsto dal D. Lgs. 502/92, migliorando così l’efficienza e la qualità dell’assistenza sia territoriale che ospedaliera. Il sito proposto per la sua costruzione è inadatto e inadeguato allo scopo. Se poi pensa di riempirla con medici di famiglia e pediatri, tanto vale sistemarla su Corso Vittorio Emanuele dove esiste già un grande immobile dirupato mai valorizzato dall’Asp Messina: almeno sarebbe vicino al porto e al centro storico.
L’Assessore si lamenta dell’immobilismo degli ultimi vent’anni, come se l’opposizione ne fosse la causa. Davvero? Ma ha mai fatto una valutazione dei suoi colleghi? Ha mai notato quei suoi compagni “fantasma”, o, peggio ancora, i portaborse del sindaco, buoni solo a scaldare la sedia? Il vero ridicolo, Assessore Iacolino, è lei, che accondiscende a questa palude d’inettitudine. E dov’è finita l’efficienza amministrativa tanto sbandierata negli ultimi due anni? Che fine hanno fatto la trasparenza e le promesse sulle opere pubbliche bloccate, come l’allungamento del molo per gli aliscafi o l’approdo per il pescato? Parlare di “immobilismo” sembra più una strategia per distogliere l’attenzione dai fallimenti della sua giunta che un’accusa credibile verso altri. Ah, e siamo ancora in attesa del bilancio di previsione, che ci aveva promesso ad aprile e che doveva essere approvato, secondo lei, già a maggio. Questa sì che è efficienza! Nonostante i finanziamenti ereditati, che vi hanno permesso di chiudere i bilanci 2022 e 2023, non siete riusciti né a trovare nuove risorse né a far rinnovare i fondi. Solo rattoppi dell’ultima ora, Grandi statisti! Grande efficienza!
E vogliamo parlare dei porti? L’Assessore vuole farci credere che l’opposizione volesse bloccare il piano regolatore dei porti. Niente di più falso. Anzi, abbiamo criticato fin dall’inizio una procedura palesemente anomala, tant’è che vi siete trovati costretti a mettere delle pezze, e pure maldestramente, agli evidenti errori procedurali. Il resto sono chiacchiere da bar, alimentate dalla fervida immaginazione del nostro caro sindaco. Se non fosse per chi vi ha preceduto, che ha saputo liquidare senza gravi conseguenze economiche per il Comune la vicenda della società Condotte d’Acqua, non avreste neanche potuto ottenere alcuna delega, visto il procedimento in corso e gli impegni già assunti dal Comune. Dovreste solo ringraziare chi vi ha spianato la strada, consentendovi di godere dei frutti di quel lavoro e di chiedere la delega in condizioni favorevoli, come da indirizzo votato dal precedente Consiglio comunale.
Infine, è interessante vedere come l’Assessore critica la “macchina propagandistica” di Salvini, mentre lui stesso si diletta con tecniche propagandistiche per dipingere l’opposizione come un gruppo di teatranti ostruzionisti. Peccato che sia proprio la sua amministrazione a fare il teatrino per mascherare inefficienze e fallimenti.
In conclusione, pare che l’Assessore sia ossessionato dall’idea di chi fa “figuracce” e chi “figuroni”, come se la politica fosse una sfilata di vanità. Ma, caro Assessore, ai cittadini interessa solo che i problemi siano risolti. Se l’opposizione chiede chiarezza o critica proposte giunte in ritardo e piene di interrogativi, non è una tragedia, ma il suo compito. Se le vostre proposte arrivano in Consiglio con mesi di ritardo, non potete aspettarvi che questo faccia solo da timbratore.
Forse, invece di citare Totò e il Marchese del Grillo, sarebbe ora che l’Assessore si rimboccasse le maniche e cominciasse a lavorare sul serio per il bene del paese. Di chiacchiere ne abbiamo sentite fin troppe. Il teatro, lasciamolo agli attori.
I Consiglieri Comunali
F.to Gaetano Orto
F.to Cristina Dante
F.to Raffaele Rifici
F.to Adolfo Sabatini
F.to Giorgia Santamaria