Se non fosse per il classico ed odiosissimo “Sirìnu” del mattino (decisa percezione di bassa temperatura con manifestazione concreta e persistente formazione di rugiada abbondantemente condensata sulla carrozzeria delle autovetture) alle Eolie non si direbbe che sia arrivato l’autunno. E non basterà nemmeno il cambio dell’ora, che ricordiamo avverrà tra la notte del 26 e del 27, precisamente alle ore 3.00 del mattino del 27, quando gli orologi torneranno alle 2.00, devastandoci la mattina successiva e facendoci subire due gravi drammi.. Dormire un’ora in meno.. Alzarci col buio, aumentando la sensazione di malessere e generando la mitica domanda: “MA PERCHEEEEEE'”!!!
I collegamenti, tramite navi ed aliscafi, resteranno meteo-regolari almeno per i prossimi 10 giorni, salvo diverso avviso societario, permettendoci di continuare a vedere il meraviglioso “Via Vai” tra il pontile Aliscafi e le lontanissime bigletterie, dove decine di poveri pedoni, rischiano di essere travolti da automobilisti incoscenti che, in maniera inaudita, si permettono di transitare nella apposite corsie di marcia, impedendo al “Pedonus Aeolianus” di camminare, correre, farsi letteralmente i “fattacci” propri in mezzo alla strada, nelle corsie d’imbarco, in quelle di sbarco… OVUNQUE… Mantenendosi ben lontano dal pericolosissimo MARCIAPIEDE… Questo sconosciuto… Quella strana e stretta zona ingiustificatamente rialzata, dal pericolosissimo scalino, rispetto alla più comoda e larga sede stradale, dove è bello zizzagare, chiaccherando, senza capire perchè dietro di noi si lampeggi con le luci, si suoni col clacson, partano “Làstime” di mali Cristiani!!!
Ora, restando sempre sull’ironia, si consiglia ai pedoni, sempre a livello personale, che si avviano all’acquisto del biglietto per imbarcare sugli aliscafi, di utilizzare i marciapiedi, al fine di evitare problematiche di carattere serio, come incidenti provocati da automobilisti che, dal canto loro, non hanno ancora ben inteso che l’ingresso in area portuale è ESCLUSIVAMENTE da effettuare attraverso l’ex corsia d’imbarco adiacente al marciapiede sparti-traffico, secondo la segnaletica apposita, lungo la fila di New Jersey, che sarebbero quegli strani “cosi” di plastica rossi e bianchi che non sono stati posizionati lì da ragazzini che ci devono fare lo slalom in bici.. E’ abbastanza chiaro?!?
Ognuno ponga la sua parte di attenzione!!!
Meteo:
E l’arcipelago sarà Meteo-graziato ancora per una settimana, con correnti deboli a regime di brezza dal primo e secondo quadrante, localmente conosciuta come “Cammarìa di Scirocco”, identificando questo fine settimana come l’ultimo che ci permetterà una di quelle indimenticabili passeggiate autunnali sulla spiaggia.
L’acqua di cielo, per i più conosciuta come pioggia “spàscia weekend” (rompi programma del fine settimana), si affaccerà, con ragionevole dubbio in merito all’intensità, proprio per il ponte di Ogni Santi, quando una perturbazione persistente si posizionerà sul basso tirreno senza avere intenzione di sloggiare per oltre una settimana!
Confidiamo nell’insularità del nostro territorio… e se proprio deve piovere, che lo faccia “inter-isole”!!!
Food:
“Vellutata di Borlotti ai cereali ed indivia… cull’Ovu”
Un piatto decisamente invernale nel suo concetto classico di zuppa, ma più fresco e delicato nella versione proposta; una zuppa di borlotti, uno di quei piatti della tradizione familiare, di cui ognuno ha la sua ricetta, che sua Mamma faceva meglio di tutti, quindi è inutile che io vi dica la base classica di sedano, cipolla, carota, patata e “Fasùli bboni”, da far cuocere per oltre un’oretta, assolutamente senza pentola a pressione e “arriminànnu” ogni dieci minuti.
Far bollire a parte un misto di cereali, reperibile in supermercato, di natura a piacere, tipo misto di orzo, farro perlato, ed altro, salando bene l’acqua di cottura e scolandoli per farli raffreddare a dovere.
Lavare e ridurre a striscioline un’indivia liscia… Nà lattuga va… e farla passìre in padella rosolandola in olio con uno spicchio di aglio in camicia e del peperoncino rosso fresco per due minuti scarsi.
Cuocere un uovo al tegamino senza olio in una padella anti aderente, cercando di contenerlo in un perimetro definito, senza farlo troppo allargare nella padella (esistono delle formine apposite dalla dubbia forma)!!!
Una volta preparati i 4 elementi che compongono il piatto, prendere un “coppa-pasta” rotondo e stratificare fino a comporre il piatto, iniziando con la vellutata, i cereali, l’indivia passìta e l’uovo… Piatto STRA-UNICO!!!
Alla prossima e… Ci vediamo all’Aliscafo 😉 !!!