Riportiamo da Pantelleria.com ( Pantelleria Internet news dall’isola) l’intervento del direttore generale dell’Asp di Trapani , Fabrizio De Nicola, nella sala consiliare sulle problematiche del Punto Nascita:
“Questo incontro concordato con il sindaco non serve a convincere me dell’importanza del Punto Nascita nel Presidio Ospedaliero di Pantelleria – ha esordito – visto che da sette anni stiamo lavorando per potenziare la struttura e per fornirla di attrezzature adeguate per dare un servizio che ci viene invidiato da altre realtà. Oggi sono cambiati i criteri e i livelli di sicurezza dettati da cinici e freddi ragionieri che vogliono dimostrare che regole uguali possono valere per situazioni diverse, ma certo non è cambiata la mia determinazione a continuare sulla strada intrapresa con i miei collaboratori. Non solo non sono venuto a chiudere il Punto Nascita, come qualcuno vi vuole far credere, ma vi garantisco che mai lo chiuderò. Abbiamo sempre investito in questo ospedale, abbiamo le migliori attrezzature e le migliori risorse, ci adegueremo ai dettami del Ministero senza chiuderlo.”
Il Direttore Generale ha poi spiegato che mantenere il Presidio Ospedaliero “B. Nagar” di Pantelleria costa 8 milioni di euro all’anno e che si continuerà a mantenerlo, considerato che proprio in questo periodo sono in atto lavori importanti di ristrutturazione. Molte realtà stanno copiando il nostro modello e questo non può che farci piacere, purtroppo però c’è anche molta invidia… basti pensare che in una commissione sanità il sindaco di Lipari ha affermato che se in Sicilia si devono chiudere i Punti Nascita non in linea con i criteri nazionali, si chiuda anche Pantelleria. Questo senza la minima conoscenza e considerazione del percorso che la nostra Azienda Sanitaria ha fatto in questi anni e dei livelli di funzionalità che sono stati raggiunti. Mal comune mezzo gaudio ???!! Una vergogna e una vera guerra tra poveri.
Fabrizio De Nicola ha continuato spiegando che i vincoli di spesa pubblica hanno impedito in questi anni le assunzioni a tempo indeterminato e chiaramente i nuovi medici, di solito figli di famiglie economicamente avvantaggiate, hanno disertato le chiamate per Pantelleria considerando l’incarico poco appetibile e precario. L’Azienda Sanitaria quindi ha introdotto la turnazione dalla terraferma, sotto la propria responsabilità, in modo da avere sull’isola il personale doppio, come previsto dai precedenti accordi con l’Assessorato Regionale: due ginecologi, due pediatri, due anestesisti e così di seguito.
“Ora mi si dice che non siamo più in sicurezza – ha continuato De Nicola -, da uomo delle istituzioni devo però aderire alle nuove disposizioni che mi vengono imposte dal governo centrale. Sono obbligato quindi a mettere in atto i rigidi parametri che prevedono un organico con modulo da sei: sei ginecologi, sei anestesisti, sei….. sei…! La bella notizia è che finalmente abbiamo ottenuto di poter assumere a tempo indeterminato, il decreto è stato firmato questa mattina. E’ chiaro che un posto di lavoro “fisso” nella sanità può essere più appetibile. Devo procedere a concorsi per 511 soggetti necessari alla provincia di Trapani, ci vorranno 6/8 mesi per completare tutte le operazione ma abbiamo stabilito di attivare un percorso privilegiato per Pantelleria, questo accorcerà i tempi perchè le prime assunzioni saranno per il vostro Punto Nascita. Inoltre metterò un vincolo di permanenza sull’isola di 2/3 anni proprio per assicurare una continuità ottimale del servizio.”
La sospensione è quindi un passaggio obbligato, come anche il dottor Turco ha confermato, proprio per evitare interventi drastici dall’alto, quali interventi dei NAS che potrebbero comportare un danno maggiore, ad esempio la chiusura. Il Punto Nascita quindi rimane in funzione per le emergenze mentre per le gravidanze a basso rischio è previsto un protocollo di accompagnamento sulla terraferma. Rimane comunque in servizio il doppio organico previsto dal decreto del 2013 e la turnazione dalla terraferma. Una sospensione temporanea quindi, difficile da accettare ma funzionale ad un obiettivo definitivo che tutti ci auguriamo raggiungibile a breve termine: giusto il tempo delle nuove nomine.
Resta sul tavolo della discussione il grosso problema delle mamme pantesche arrivate quasi alla fine della gravidanza che hanno chiesto un appoggio anche economico per le spese che dovranno affrontare. E su questo ci sono delle ipotesi di lavoro. E’ evidente che nessuno potrà costringere una donna gravida a partire, così come devono essere chiare le responsabilità di ciascuno.
Documenti alla mano è stato dimostrato che Azienda ed Amministrazione Comunale sono “in battaglia” da due anni e che la lettera del Ministro, datata 6 febbraio 2016, è la “spada di Damocle” che provoca la sospensione momentanea del Punto Nascita. Sindaco e Direttore Generale dell’Asp hanno dichiarato che riprendono con urgenza il cammino verso Roma, chiedendo la sinergia di tutte le piccole isole.