Nota dell’Ancim al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi; al Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini ; al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili D.G. per la Vigilanza sull’Autorità di Sistema Portuale, per il Trasporto Marittimo e per vie d’Acqua Interne. Div. 5 – Disciplina del cabotaggio marittimo e per vie d’acqua interne; all’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Sicilia – Dipartimento Infrastrutture e mobilità.
Il tema dei collegamenti delle isole da e per la terraferma è sempre stato uno dei problemi più importanti, non solo perché gli isolani hanno diritto a vedere garantita la mobilità come i cittadini della terraferma, ma questo diritto al servizio lo hanno anche i cittadini tutti che devono avere garanzie alla continuità territoriale.
I trasporti per le isole sono una precondizione di sviluppo, come afferma la stessa Unione Europea, pertanto un servizio non adeguato non solo rappresenta un vincolo alla libera circolazione dei cittadini, ma costituisce un impedimento al loro sviluppo economico ed, in definitiva, alla vita nell’isola.
Il problema è sempre stato costante nelle isole, ma in alcune di esse spesso ha accentuazioni maggiori di altre.
E’ il caso delle isole siciliane che, ciclicamente, si vedono ridurre il numero delle corse o si vedono assoggettate a modifiche di orari, di percorsi, come affermano tutti i Sindaci delle isole siciliane, che in questi giorni si sono riuniti in Assemblea perché vedono incombere l’ennesimo cattivo funzionamento del servizio trasporti, un aumento tariffario ed un costo del carburante di 40 centesimi superiore a quello della terraferma.
Tutto questo non aiuta ad uscire dalla crisi economica ingenerata dalla Pandemia, ma sarebbe un aggravio di essa. E’ vero che, a causa della guerra in Ucraina, i rifornimenti energetici stanno creando
problemi ed aumenti, ma questi dovrebbero fare salvi i trasporti nelle isole minori, perché il loro costo costituisce già un fattore di disparità di trattamento nel trasporto delle persone, dei rifornimenti e del costo del carburante.
La crisi attuale, dice il Presidente dell’ANCIM, non può essere un fattore di ulteriore discriminazione e disparità. L’ANCIM tutta, con i suoi 35 Sindaci e con i suoi abitanti è al fianco dei Sindaci delle piccole isole siciliane e chiede alla Regione ed al Ministero della Mobilità Sostenibile di risolvere, nell’immediato, il problema specifico.
Si chiede, anche che, nel provvedimento in itinere, sull’aiuto per il caro carburante, si tenga conto di questa specificità insulare.
Infine, si chiede al Governo che venga attivato un tavolo per definire il problema Trasporti nelle piccole isole in modo strutturale e non emergenziale.