Un episodio che sta scuotendo il panorama politico siciliano ha visto protagonista l’Assessore alla Salute della Regione, Daniela Faraoni. La sua mancata partecipazione all’audizione convocata dalla “Commissione Bicamerale per gli Svantaggi derivanti dalle condizioni di Insularità”, presieduta dal deputato nazionale Tommaso Calderone (Forza Italia), ha scatenato una forte reazione.
L’audizione, incentrata sull’urgente tema della sanità siciliana, aveva visto una prima indisponibilità da parte dell’Assessore Faraoni, giustificata con precedenti impegni istituzionali e con la disponibilità a partecipare dopo il 21 aprile. Tuttavia, la Commissione aveva reiterato l’invito, sottolineando l’urgenza della questione e offrendo date alternative, inclusa la possibilità di un collegamento in videoconferenza serale per agevolare la partecipazione.
Nonostante la disponibilità offerta e la natura telematica dell’incontro, l’On. Calderone ha denunciato la totale assenza di riscontro da parte dell’Assessore e del suo Assessorato. Durante la verbalizzazione in Commissione, il Presidente Calderone ha espresso la sua fermezza, definendo l’assenza “ingiustificata” e annunciando la trasmissione del verbale ai Presidenti e agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, nonché al Presidente della Regione Siciliana. Calderone si è inoltre riservato di valutare ulteriori azioni istituzionali per accertare eventuali responsabilità e l’opportunità di recuperare i costi della seduta.
La vicenda non si è fermata alla mancata partecipazione. È stata infatti sottolineata la “mancanza assoluta di garbo istituzionale” da parte dell’Assessore Faraoni.
A sostegno della posizione del Presidente Calderone sono intervenuti anche altri membri della Commissione. Il Sen. Antonio Nicita (Pd) ha espresso il suo pieno accordo, commentando con sarcasmo che “evidentemente la lunghezza delle liste d’attesa viene incarnata dalla stessa Assessore (Faraoni) nei suoi comportamenti istituzionali”, definendo l’episodio “molto grave e deplorevole”. Anche l’On. Francesco Ciancitto (FdI) ha condannato l'”atteggiamento e il comportamento dell’Assessore”.
L’eco di questa vicenda risuona come una nota stonata nel governo regionale guidato da Schifani, evidenziando come il rispetto istituzionale sia un elemento imprescindibile della politica. Un’assenza e un silenzio che sollevano interrogativi sulla disponibilità al dialogo e sulla considerazione verso un tema cruciale come la sanità siciliana.