Lipari- Condannati in primo grado, assolti perchè il fatto non sussiste in appello. Si tratta dell’attuale presidente del consiglio comunale, geom. Adolfo Sabatini, dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico Biagio De Vita, del proprietario delle case mobili trasformate, con il condono, in fabbricati, Giacinto Callipo. Ed ancora, del legale rappresentante dell’impresa edile , Felicia Scaffidi e del responsabile del cantiere Vincenzo Martello. Ai tre imputati principali, Sabatini, De Vita e Callipo si contestava , in concorso, di aver attestato falsamente che a Vulcano ” preesisteva un fabbricato adibito a civile abitazione quando in realtà preesistevano due fabbricati su ruote e dal comune veniva rilasciata la concessione edilizia al villeggiante di Catanzaro ( Callipo , ndr) procurandogli un ingiusto vantaggio patrimoniale consistente nella possibilità di presentare un progetto di demolizione e ricostruzione e di realizzare un fabbricato”.
Dopo la dichiarazione di intervenuta prescrizione per tre reati edilizi, in primo grado, per tutti e cinque gli imputati, da registrare l’assoluzione in appello , dal reato più grave , di falsità ideologica , per Sabatini, perchè il fatto non sussiste .