
Ventiquattro ore a carico della Resais e dodici del Comune di Lipari ? Arrivano soffiate poco confortanti dal Palazzo comunale per quanto riguarda gli ex Pumex. Dal 2007, dalla fine dell’attività estrattiva, attendono di essere stabilizzati da qualche parte ma, nel 2021, a quasi 14 anni di distanza e dopo lo stanziamento di appena 600 mila euro nella recente finanziaria per il loro transito alla Resais si assiste a qualcosa di paradossale. In sostanza, come avevamo temuto lo scorso gennaio ( nonostante alcuni toni trionfalistici), seicentomila euro bastano, forse, per 24 ore settimanali e dovrebbe essere il Comune ad integrare le restanti 12, qualcosa come 400 mila euro, da prelevare dal contributo di sbarco, per dei lavoratori che hanno tra l’altro impedito all’ente di fermare la macchina amministrativa.
Stando, però, a quanto rivendicato dal numero più consistente dei lavoratori, lo scorso 6 aprile, attraverso il sindacato USB , gli stessi non sottoscriveranno alcun contratto di lavoro se non CUGAL-REASAIS full-time, diversamente si riserveranno ogni tutela in giudizio.
E ora come si mette ? Alla Regione fanno spallucce e al Comune il bilancio è ancora da approvare. Praticamente scappa il cetriolo…con dei padri di famiglia , da gennaio, ancora senza salario ( una volta si chiamava così). Ma il cetriolo rischia di raggiungere anche quei giovani che guardano ai concorsi al Comune con buona di pace di chi a Palermo, tra chi entra e chi esce, ritiene, come da 14 anni a questa parte, di aver fatto il possibile.