da ilgolfo24.it
Il 28 luglio 2022 è stato approvato dalla Camera, quasi all’unanimità, l’iter della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che ha modificato l’art. 119 della nostra Costituzione, aggiungendo un nuovo comma che recita: ‘La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità’ “. Lo scrive in una nota l’avvocato Paolo Di Tursi, presidente della Associazione Forense Isola d’Elba, evidenziando la situazione dei tribunali nelle isole minori.
“Ci aspettavano quindi una coerente tempestiva proroga della chiusura delle sezioni dei Tribunali insulari sopravvissute (Portoferraio, Ischia e Lipari) prevista al prossimo 31 dicembre 2022 – aggiunge Di Tursi – ma il precedente Governo ha fatto orecchie da mercante alle innumerevoli richieste, pervenute a tutti i livelli istituzionali”. “Vedremo ora all’opera la nuova maggioranza di governo, se saprà rispettare o meno il principio costituzionale fresco di stampa. Abbiamo già interessato e sollecitato tutte le forze politiche, di governo e non, nella speranza che con poco sforzo ottengano un notevole risultato di coerenza e giustizia sostanziale. Vedremo nelle prossime settimane i risultati. Nel frattempo, chi può faccia, senza perdere altro tempo”, conclude Di Tursi.
Se l’Elba (e Ischia, di cui peraltro vi abbiamo più volte raccontato sulle colonne del nostro giornale) piange, Lipari non ride. Il sindaco siculo Riccardo Gullo già avviato un dialogo con il ministero della giustizia per scongiurare quest’altro disagio, oltre che danno, per le sei isole del suo Comune. “È di tutta evidenza, – dice l’avvocato Luca Zaia, presidente dell’associazione forense delle Eolie – come le ragioni che giustificavano, per Lipari, Ischia ed Elba, l’eccezione alla regola ed alla revisione della geografia giudiziaria, sussistono tuttora e tantomeno cesseranno alla data del 31 dicembre 2022, né in seguito, trattandosi di difficoltà logistico-strutturali, connaturate alla identità plurinsulare, che non può certamente dipendere dai collegamenti marittimi e dalle condizioni meteo-marine che si frappongono tra le isole e la sede centrale del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, la cui distanza diventa siderale nel periodo invernale, allorquando le continue mareggiate rendono pesantemente disagevole la trasferta marittima, sino a determinare, il più delle volte, la sospensione dei collegamenti”.