Salina – Tanta gente, soprattutto tanti turisti, anche quest’anno alla Sagra del Cappero di Pollara. L’iniziativa dell’associazione Didime 90 sostenuta, attivamente, del Comune di Malfa , giunta alla diciottesima edizione, rappresenta un vero e proprio modello da esportare per organizzazione e per la valorizzazione dei prodotti tipici. Soprattutto, paradossalmente, nelle stesse Eolie, nelle isole del Comune di Lipari, compresa l’isola maggiore .
Visitatori colpiti dalle varie postazioni allestite nella meravigliosa piazzetta di Sant’Onofrio : dagli antipasti alla pasta, dalla carne alla brace, ai formaggi , dai panini alla pizza con il brand Franco Manca. E tutte le pietanze arricchite dal cappero, semplice, o trasformato in patè o presente nei sughi.
Da sottolineare , anche, come le cantine vitivinicole di Salina , in manifestazioni come queste, rappresentino il classico valore aggiunto : non vino sfuso ma imbottigliato, sinonimo di qualità da gustare in un calice a persona , custodito in un marsupio da riconsegnare quando si lascia , soddisfatti, l’appuntamento.
Un altro particolare non di poco conto : nessun piatto di plastica ma di carta. Tutto al costo di 10 euro, più 5 euro di cauzione per il calice. Si . E’ decisamente un modello da esportare.
Da anni suggeriamo una soluzione del genere, ad esempio per la feste della Madonna di Portosalvo o San Cristoforo a Lipari, chiudendo con il passato, cioè con le bancarelle e ambulanti vari.
Speriamo che qualche ristoratore dell’isola maggiore, o qualche albergatore di buona volontà chieda la collaborazione del Comune di Lipari per voltare pagina e per valorizzare a luglio, al meglio, Marina Lunga e Canneto.