Michele Merenda
SALINA – Pollara diventa ufficialmente Luogo dell’identità e della Memoria (LIM). La certezza arriva con la nota inviata all’Amministrazione di Malfa dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Una scintilla scattata nel 2014 al momento dell’organizzazione del ventennale della morte dell’attore napoletano Massimo Troisi, che aveva consegnato al mondo il proprio epitaffio girando buona parte del film “Il Postino” proprio nella particolarissimo paese di Pollara, frazione del comune di Malfa. L’isola di Salina era allora diventata un set da condividere con Maria Grazia Cucinotta ed un attore della levatura di Philippe Noiret, purtroppo anche lui deceduto.
Così, dopo vari passaggi burocratici di rito, il 27 febbraio di quest’anno, con nota prot. n. 824, il comune salinese ha chiesto l’inserimento del sito denominato “I luoghi del film Il Postino” nella Carta Regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria. L’Assessorato di competenza ha quindi risposto positivamente, comunicando che la località di Pollara si trova oggi iscritta nell’Elenco dei siti allegato al D.A. 8410 del 2009, nella categoria “I luoghi delle isole e dei vulcani nelle trasposizioni cinematografiche del testo letterario”. Questo perché, come è noto, la pellicola diretta a suo tempo da Michael Radford è in realtà ispirata a “Il postino di Neruda”, romanzo di Antonio Skàrmeta. Nella nota regionale viene posta all’attenzione la perfetta sintonia col progetto LIM e la rilevanza assunta da Pollara nella formazione identitaria dell’intera comunità amministrata.
I vari luoghi simbolo saranno quindi tutti ricollegati all’idea di Luogo dell’Identità, facendo seguito ad un percorso della Memoria che era già cominciato lo scorso anno con il murales (nella foto) della pittrice locale Paola Di Giorgio dedicato a Troisi e l’intitolazione all’artista partenopeo della strada da lui percorsa in bicicletta nel film, seguiti da rassegne cinematografiche e concerti a tema, mostre fotografiche, l’incontro del pubblico con la stessa Cucinotta, la costumista Gianna Giffi e lo scenografo Lorenzo Baraldi, a cui poi occorre aggiungere la mostra “Salina: la metafora della poesia”, ideata da Baraldi e organizzata da Events.com in collaborazione con il comune di Malfa e l’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati). Un evento, lo ricordiamo, che da Salina si è materialmente spostato durante il mese di ottobre presso la “Nuova Pesa” dell’attrice Simona Marchini, Centro per l’Arte contemporanea a Roma.