E’ deceduto Michele Giacomantonio, aveva 83 anni ed è stato un protagonista della storia recente delle Eolie. Nato a Lipari il 31 ottobre 1940 vi ha vissuto fino al 1951 quando la famiglia si trasferisce a Pavia. Qui fa l’esperienza degli studi medi ed universitari, prima all’Università Cattolica di Milano e poi a quella di Pavia dove si laurea in Economia e Commercio con una tesi in sociologia sull’organizzazione delle ACLI. Di questa associazione farà parte della presidenza nazionale a partire dal 1985 e sino al 1994 quando, tornato a Lipari, decide di intraprendere l’attività politica. Dal 1994 al 2001 sarà sindaco di Lipari e si impegnerà in un ambizioso progetto di riqualificazione delle Eolie e delle isole minori in generale. Fra le altre cose promuoverà due Patti territoriali, una Società mista per i servizi pubblici, una sponsorizzazione delle Eolie nei luoghi di emigrazione come l’Australia e gli Stati Uniti, una valorizzazione dei momenti culturali attraverso eventi destinati a mettere in luce momenti significativi della storia locale (Il “Constitutum” dell’Abate Ambrogio del 1095, la condizione dell’800 alla luce dell’opera dell’Arciduca d’Austria) e come presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori la definizione del Documento unitario di programmazione delle isole minori.
Michele, in quegli anni, era stato il Sindaco della svolta, dell’innovazione, non capita dalla classe “predatoriale” dell’epoca, e della visione. Era un Sindaco-giornalista, abituato ad ascoltare la gente ( aveva anche creato il giornale Quest’Eolie) e nonostante, nei primi quattro anni, avesse la maggioranza del Consiglio comunale contro, aveva prodotto degli eccellenti risultati ( si pensi ad esempio al rifacimento dei vicoli del centro storico con i fondi della legge 18/87, a Festa di Maggio, ecc.) per non parlare di un referendum vinto nel ’95, dopo la sfiducia. La visione : la diga foranea Sottomonastero oggi sarebbe stata oro, idem il laboratorio di Biologia marina ad Acquacalda. E le “Eolie, Patrimonio dell’Umanità Unesco” , riconoscimento ottenuto grazie anche alla collaborazione con Riccardo Gullo, allora a Santa Marina, è un titolo che non ha ancora espresso il suo potenziale . Michele ha fatto scuola anche in Consiglio comunale, nel 2006, quando da umile rappresentante della minoranza scoprì il progetto della Lipari Porto che stava passando…in “sordina”. E sempre da umile servitore della sua gente lo ricordiamo anche alla direzione del tg di Teleisole nel 2008. Michele è stato un grande Sindaco e Lipari non lo dimenticherà mai. Nei video che seguono i suoi racconti sulla storia del turismo alle Eolie. (P.P.)
di Davide Cortese
Fa’ buon viaggio, caro Michele. C’è la tua amata Aida ad attenderti, ora. Noi non ti dimenticheremo, né dimenticheremo le pagine di buona politica che hai scritto, guidato sempre dall’amore per il prossimo e per questa tua terra-mare. Negli anni novanta, quando è iniziata la tua avventura politica alle Eolie, ero giovanissimo e nell’animo di noi giovani tu hai saputo accendere una grande passione civile. Rimane inestinta, in noi, vorrei che tu lo sapessi. E inestinto rimarrà il tuo ricordo. Grazie per esserci stato accanto col tuo esempio di umanità, per essere stato sempre accanto ai più deboli, agli ultimi, gettando lo sguardo dove vola alto il gabbiano che avevi eletto a simbolo della tua missione.
Ci lascia Michele Giacomantonio.
Federalberghi Isole Eolie esprime la sua vicinanza ai familiari e a tutte le persone care a Michele Giacomantonio. Apprezzato per il suo valore umano e culturale, è stato un Sindaco che ha saputo ispirare e far sognare molti eoliani. Sarebbe significativo dedicargli qualcosa che ne preservi la memoria e lo faccia conoscere alle nuove generazioni.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
di Gianni Iacolino
Credo che avesse una visione del rispetto del prossimo dello stesso rigore morale del Presidente Pertini. Poteva apparire a volte ombroso e burbero ? È vero : faceva parte di un suo retaggio genetico. Lo posso dire perché ho l’età giusta che me lo consente di fare. Con la sua amata Aida, dolce sposa ed amica sin da giovanissima età è stato fedelissimo compagno ed amico, come mai mi è capitato di vedere. Una visione spirituale del mondo, della vita, della politica sociale, era accompagnata sempre dalla sua stretta osservanza della parola della Chiesa e dell’insegnamento di Cristo di cui era innamorato. Cristiano progressista , per me è stato sempre un esempio di cittadino esemplare al servizio degli altri . La sua dipartita crea un grande vuoto a Lipari, la sua isola natia, ove è voluto tornare tanti decenni fa’, dove ha combattuto come un leone per garantire il giusto progresso in quest’ arcipelago. Domani tanti che lo hanno osteggiato con cattiveria lì immagino presenti al funerale. È sempre così. Vedo le loro facce e ricordo l’odio sociale che alimentarono pur di ostacolare il suo lavoro di Sindaco. Collaborò tanto con Riccardo e con loro due insieme si vissero anni di vero Rinascimento. Lascia un ricordo indelebile in chi, come me, lo ha amato, apprezzando sempre il suo grande spessore umano, etico e politico.
di Saverio Merlino
Questa mattina non ti ho potuto salutare come facevo ogni giorno, prendendo il solito caffè.
Un addio che mi angoscia e ferisce di dolore l’anima per aver perso un grande amico che mi ha regalato una lunga Amicizia fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di un affetto schietto, insomma, un’amicizia vera che non si perde non si cancella e che resta in me come arricchimento che sedimenta nell’intimo, che vive e vivrà nei ricordi e nelle emozioni.
Mi hai onorato, rallegrato, arricchito con la Tua Amicizia e questo è stato per me molto bello.
Caro Michele, persona cara, mite, allegra, sincera, generosa che Dio Ti benedica e Ti accolga come meriti.
Ciao, Amico mio.
di Gino Amato
In ricordo del mio amico Michele Giacomantonio
Ciao grande amico mio. Ho avuto l’onore e la gioia di lavorare con te a stretto contatto di gomito. Giorno dopo giorno senza mai stancarti. Mi chiamavi ad ogni piè sospinto per condividere le scelte che operavi per il bene delle nostre amate isole. Tutto risultava molto impegnativo ma era una continua scoperta dell’amore per la bellezza, per la cultura, per la storia, per la gente semplice che ti adorava. E tutti noi tuoi collaboratori dovevamo trottare per starti dietro perché tu eri amministrativamente un vulcano attivo. Ti ho affiancato per scelte che hanno segnato lo sviluppo economico locale quali il Patto Territoriale, il Leader II Eolie, il Centro Servizi Turismo ( autentico gioiello dell’organizzazione turistica alle Eolie), la Festa di Maggio che per la prima volta ha visto la realizzazione di una regata a vela d’epoca nel Mediterraneo, negli anni a seguire copiata dalla città di Siracusa. Ma l’elenco è troppo lungo perché altri tecnici collaboratori potranno parlare delle tue iniziative in favore di tutte le isole Eolie.
Oggi sicuramente avranno parole di lodi tanti anche quelli che non capendo le tue visioni del futuro per queste isole ti hanno avversato senza risparmi di colpi bassi. Ma tu hai tenuto sempre la barra dritta senza cedere neanche per un momento allo sconforto, la tua passione era travolgente. Conservo per me tanti bei ricordi con te e con Aida. Ma un ricordo lo voglio partecipare per far capire la solidità della nostra amicizia che veniva da tanto lontano. Quando ebbi l’incarico di insegnare a Milano agli operai dell’Alfa Romeo di Arese (le 150 ore) tu e Aida con tanto affetto mi avete ospitato nella vostra casetta a Pavia per circa un mese, il tempo di trovare una soluzione logistica a Milano. Che belle serate quando arrivavi e ti mettevi in cucina a preparare dei manicaretti con la stessa passione che avevi quotidianamente nel sociale. Ricordi indelebili della tua generosa accoglienza e di quella di Aida tua preziosa compagna di vita.
Negli ultimi tempi non ci siamo sentiti spesso ma l’affetto tra noi so che non è mai scemato e mi rimane l’amarezza di non averti sentito ancora ultimamente per bere qualche sorso della tua saggezza. Ciao amico mio sincero spero un giorno di ritrovarti da qualche parte per una lunga passeggiata di ricordi.
Si è fermato il cuore nobile di Michele Giacomantonio, affettuoso compagno di scuola alle elementari.
Con la sua scomparsa le Eolie hanno perso uno dei più attenti studiosi della loro cultura, ma anche uno dei maggiori promotori del loro sviluppo.
La sua esistenza è stata caratterizzata da un’intensa attività professionale: giornalista, presidente delle ACLI nazionali, scrittore, professore.
Durante il suo mandato di sindaco di Lipari (1994-2001) ha dimostrato di essere un uomo libero e schietto, con una visione pragmatica dei problemi, anche quelli più complessi. Sempre schierato sui fatti, perché l’intuizione era il suo dono maggiore.
Dedicò tutte le Sue energie per difendere, con generosità e fermezza, gli interessi di tutti gli eoliani.
Era apprezzato, oltre che per le sue qualità professionali, anche per la vivacità dell’intelletto e la finezza del garbo.
Manifestava una particolare carica umana nei confronti di tutti ed era sempre pronto ad ascoltare, con pazienza e umiltà, le istanze di chiunque, dispensando consigli.
Michele era il convito rappresentante di quella civiltà eoliana, che ha nello studio, nel lavoro, nel senso del dovere, nel rispetto degli altri, nella forza delle proprie idee, altrettante regole di vita.
Per la sua condotta di vita sarà, sicuramente, accolto in Paradiso dove, incontrerà la sua dolce sposa, Aida, che ha condiviso tutte le vicende della loro esistenza.
Ciao Michele ti ricorderemo sempre come una grande persona, un grande amico, un grande professionista.
Adriana e Peppuccio Subba
Caro Michele,
questa è una lettera che non avremmo mai voluto scrivere.
È difficile condensare in una o più pagine un rapporto di amicizia più che trentennale. Oggi, alla notizia della tua dipartita, diffusasi rapidamente in Paese, il pensiero è andato alle tante, tantissime iniziative condotte insieme, troppo lunghe da elencare. Come non ricordare gli esordi con l’ACLI a Lipari, l’attività politica condivisa nella voglia di cambiamento che spirava alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso nella nostra comunità. Alla nascita del periodico che hai diretto, “Quest’Eolie”; alle tante iniziative condotte insieme nelle prime edizioni dei pomeriggi culturali. Ai tantissimi giovani coinvolti.
Il pensiero vola alla grande stagione, alla primavera, che hai saputo ispirare con il movimento “Una Speranza per le Eolie”, all’incredibile lavoro portato a compimento dalla tua amministrazione in sette anni irripetibili. Anni di grande partecipazione democratica, di confronto anche acceso ma sempre condotto con la massima lealtà. Una stagione indimenticabile ed inarrivabile.
Come non ricordare le prime edizioni di “Festadimaggio”, l’indimenticabile concerto in Cattedrale del Maestro Giuseppe Sinopoli; la settimana che ha visto le isole Eolie protagoniste a New York e all’indimenticabile serata al Waldorf Astoria (raccontate dal volume di Pino La Greca “Le Eolie all’Onu”) ed al traguardo straordinario raggiunto con l’inclusione nella Heritage list dei siti patrimonio dell’Umanità del nostro Arcipelago. Grazie a questo traguardo le Eolie hanno potuto intravedere un futuro diverso.
Il tuo amore e la tua passione per le isole Eolie non ti ha mai abbandonato. Anche all’indomani della conclusione della tua esperienza di Sindaco e poi di consigliere comunale, sei riuscito a dare un contributo importante alla scoperta del nostro passato con le tue numerose pubblicazioni; è stato per noi un onore poterti avere tra i curatori della ristampa, nel tricentenario, della recitazione della Controversia Liparitana di Leonardo Sciascia, arricchita dal tuo saggio storico sulla pervasività del potere.
Caro Michele, lasci una grande eredità a tutti i cittadini delle isole Eolie, noi la accettiamo e speriamo che lo facciano anche le nuove generazioni nella consapevolezza che c’è un futuro diverso per le Eolie, un futuro che non li veda andare via che li veda investire nel proprio territorio, nei suoi valori culturali e naturalistici, vero motore del nostro sviluppo.
Addio caro Michele.
Noi continueremo ma tu ci mancherai.
Lipari, 17 luglio 2024
Gli amici del Centro Studi
di Gianni Natoli