Francesco Venerando Mantegna, l’esperto che ha coordinato per conto del Governo il “Gruppo interistituzionale di osservazione dei fenomeni di Caronia”, rompe il riserbo e in una lunga intervista a “Gazzetta del Sud” sottolinea l’«origine non naturale » dei casi d’«autocombustione». Forse esercitazioni militari dietro le “anomalie” (in una foto dell’aprile 2006 si vede, accanto all’elicottero della Protezione civile che subì danni a tre delle quattro pale «per non precisate cause», un mezzo aereo mai identificato). Mantegna, inoltre, lamenta il brusco stop imposto all’indagine del “Gruppo interistituzionale”. E da documenti riservati sui “fuochi” di Canneto emerge, grazie a una foto aerea, come i luoghi interessati dai fenomeni siano sulla stessa direttrice, come se fossero stati colpiti da un unico potente “raggio”. Per questo – spiega Mantegna – «abbiamo creduto all’origine elettromagnetica dei fenomeni, non escludendo la possibilità che vi fossero state sperimentazione”.
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