Corrieri : imprenditori eoliani no al “bancomat” !

di Daniele Corrieri

Non faccio altro che leggere che tutte le Associazioni, (magari anche giustamente), chiedono meno tasse, più agevolazioni, esenzioni di ogni genere e chi ne ha più ne metta e fin qui ci siamo.

Ad oggi non ho letto, cosa cercano per i loro dipendenti a parte lo sconto o lo scorporo dei contributi da pagare; piuttosto vorrei capire e sapere che programmi hanno per allungare la stagione turistica e magari lavorare anche d’inverno ma non se ne parla in nessun documento.

Quindi dove vogliono andare a parare?

Aprire, non pagare tasse e balle varie, usare i lavoratori per due-tre mesi e poi chiudere e gli stessi lavoratori, lasciati al loro destino che neppure una disoccupazione potranno prendere?
E che sono diventati questi lavoratori ? Dei piccoli schiavi?

Andiamo per ordine.
Mia opinione personale : da quanto si legge da decreti D.P.C.M. e Finanziaria Regionale, ristoranti, bar e hotel, per quello che riguarda il nostro territorio hanno vinto al super Enalotto!

Bar e ristoranti non pagheranno il suolo pubblico, bonus che si aggira dai 7 ai 20 mila euro a seconda dei casi;

Chi è in affitto avrebbe un bonus sui mancati incassi e il 60% delle mensilità in detrazione;

Gli hotel , hanno già in cassa il non pagamento dell’imu pari al 50% dove in alcuni casi qualcuno risparmia anche 50 mila euro.

La domanda sorge spontanea:
Ma questi soldi che piovono dal cielo tra marzo a maggio, li avevate come utile, al netto dei costi? Ne dubito.

Ora mi si può dire, la stagione turistica è compromessa. E’ vero anche questo, ma ritengo che in queste isole bisogna finirla di fare turismo “a bancomat”, cioè apro qualche mese, incasso e chiudo per 6/8 mesi, vedi tanti bar che lo fanno per non parlare degli alberghi.

Le isole hanno soggetti che prestano la loro opera nei bar, nei ristoranti, negli hotel e anche in alcuni negozi commerciali, ma oggi più che mai c’è bisogno di ripartire non col sistema bancomat (apro e poi chiudo) ma con l’idea di fare turismo almeno dieci mesi l’anno.

Alle Eolie, mi si può dire, mancano i trasporti, abbiamo il mare di mezzo. Certo, ma nello stesso tempo se non si studia una vera programmazione e la si attua con determinazione, quanto sta accadendo si rivelerà utile per gli imprenditori e non alla forza lavoro.

Quindi?
Studiate come allungare la stagione turistica, senza se e senza ma, e sopratutto dal 1° giugno come ripartire e su quali mercati.