Riceviamo dal gruppo di minoranza e pubblichiamo senza problemi come abbiamo sempre fatto. Vogliamo, comunque, ricordare che il tutto, indipendentemente dalle opinioni, è stato stabilito in un procedimento giudiziario nel quale “attraverso una perizia di parte, i legali hanno anche motivato come il danno patrimoniale inizialmente ipotizzato dai magistrati non è direttamente riconducibile all’incendio tanto che il procuratore Giuseppe Verzera ed il sostituto Luca Gorgone, hanno modificato il capo di imputazione, escludendo la stima iniziale di 10 milioni di danni”. Comprendiamo l’insoddisfazione ma è stato un Tribunale a stabilirlo e bene hanno fatto i privati costituitisi parte civile ad andare avanti per vedersela con la compagnia assicuratrice della società “11 Marzo Films srl. Per quanto riguarda il fondo, non mettiamo il carro davanti ai buoi. Ricordiamo anche che gli imputati si sono impegnati ad effettuare interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica come il ripristino della sentieristica. Chi di dovere, a questo punto, pretenda che quei soldi vengano spesi su Stromboli come le attività da realizzare.
Gentile Direttore Paino,
abbiamo letto con attenzione la sua nota a corollario del nostro Comunicato riguardo alla spartizione del fondo da 800.000 euro istituito dalla società “11 Marzo S.r.l.” e sentiamo il dovere di offrire qualche doverosa riflessione, che speriamo possa trovare spazio nella sua pubblicazione.
Va chiarito, innanzitutto, che la cifra complessiva di 800.000 euro – frutto di una pattuizione davanti al giudice – è già di per sé largamente insufficiente rispetto all’enormità del danno subito dagli abitanti di Stromboli e dall’isola nel suo complesso. Parliamo di una somma che, perdoni la franchezza, fa sorridere i polli. E se già 800.000 euro sono una cifra ridicola a fronte di quanto accaduto, figuriamoci 175.000 euro di questo fondo, gli “spiccioli” riservati al Comune di Lipari.
Inoltre, mentre il Ministero dell’Ambiente e la Protezione Civile ricevono importi leggermente superiori (425.000 e 200.000 euro rispettivamente), non esiste alcun vincolo istituzionale che imponga l’utilizzo di questi fondi a beneficio diretto degli abitanti di Stromboli. E in tempi come questi, sappiamo bene che ciò che non è garantito nero su bianco è semplicemente aleatorio. Senza certezze, tutto può succedere, compreso il fatto che quei soldini finiscano a coprire spese generiche, lontane anni luce dai reali bisogni della comunità isolana.
Chieda pure alla maggior parte degli strombolani cosa pensano di questa misera transazione che puzza più di resa che di giustizia.
La ringraziamo per l’attenzione e restiamo fiduciosi che voglia dare spazio anche a queste considerazioni, nel rispetto del pluralismo e del diritto di cronaca.
Cordiali saluti,
I consiglieri di Minoranza
Stromboli, il fuoco dell’opposizione : “svendita ignobile”, ma il fondo non è di 800 mila euro ?