Un’attività eruttiva particolarmente intesa negli ultimi mesi, e l’osservazione dei parametri di monitoraggio del vulcano Stromboli in questi giorni, hanno determinato (come è ormai noto) la decisione del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale di passare dallo stato di allerta “giallo” ad “arancione”. Una misura precauzionale, prevista dal Piano di Protezione Civile Nazionale, che si attua normalmente quando i Centri di Competenza, costantemente impegnati nel monitoraggio dei fenomeni vulcanici, evidenziano un innalzamento dell’attività (allerta “giallo” corrisponde ad attività eruttiva media bassa; “arancione” ad attività eruttiva alta) con accentuazione dei fenomeni collaterali quali micro-sismicità, aumento emissione CO2 e temperatura, ecc., ecc.
Questi passaggi di stato di allerta sono frequenti per lo Stromboli, connessi alla sua specifica attività, e vengono messi in atto proprio per garantire la massima prevenzione e riduzione del rischio, consentendo a cittadini e visitatori di svolgere serenamente le proprie attività pur soggiornando su uno dei vulcani più attivi d’Europa.
La decisione è stata presa nel corso di una riunione tecnica straordinaria, che si è svolta il 24 giugno, nel corso della quale i dati presentati dai Centri di competenza hanno evidenziato che molti dei parametri del monitoraggio si attestano su valori “alti” e, talvolta, addirittura “molto alti”.
Permane lo stato operativo di “attenzione” da parte della Protezione Civile, che corrisponde a un’osservazione puntuale dei parametri scientifici, insieme a un costante raccordo tra tutti gli organi di controllo, la popolazione e l’Amministrazione Comunale.
L’attività dello Stromboli, con le sue spettacolari eruzioni, resta lo scenario consueto di cittadini e visitatori che possono vivere il territorio consapevolmente, mentre i Centri di Competenza osservano, studiano e informano sui fenomeni in atto.
Il passaggio di allerta ha determinato la necessità di emettere un’Ordinanza Sindacale per limitare la scalata al vulcano in via precauzionale, in attesa della prossima riunione tecnica operativa che si svolgerà il 5 luglio e nel corso della quale i dati osservati in questo periodo di tempo saranno puntualmente valutati.
Al momento, secondo l’Ordinanza, è vietato l’accesso da quota 290 metri sul livello del mare e sino all’area sommitale del vulcano Stromboli; sul versante di Ginostra, vietato l’accesso al sentiero di punta Corvi da quota 130 metri sul livello del mare fino all’area sommitale.
Restano invece consentite: sul versante di Stromboli, escursioni libere (senza guida) fino all’Osservatorio (quota 100 mt.); mentre dall’Osservatorio (quota 100) fino a quota 290 mt. le escursioni sono consentite solo se accompagnati da guida vulcanologica o alpina autorizzate.
Sul versante di Ginostra, sono consentite escursioni libere fino a punta dei Corvi (quota 80 mt.) senza guida; mentre da punta dei Corvi a quota 130 mt le escursioni sono consentite solo se accompagnati da guida vulcanologica o alpina autorizzate.
IL COMMISSARIO
(dott. Riccardo Gullo)