«Oggi la nostra Regione compie un passo fondamentale nella tutela delle nuove generazioni e nella lotta contro le dipendenze, con particolare attenzione al fenomeno devastante del “crack” e di altre sostanze stupefacenti. Vogliamo offrire una copertura normativa completa che non solo intervenga sulla prevenzione, ma si concentri anche sulla cura e il reinserimento sociale di chi vi cade vittima. Ecco perché, così come promesso, stiamo assicurando una copertura finanziaria di 11,2 milioni di euro al disegno di legge che tra poco verrà esaminato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana». Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani.
«La salute dei nostri giovani – aggiunge il governatore – è una priorità assoluta. Non possiamo permettere che le droghe distruggano il loro futuro. Questo provvedimento non è solo una risposta legislativa, ma rappresenta un impegno concreto da parte delle istituzioni per sostenere famiglie e comunità nella lotta quotidiana contro le forme di dipendenza».
«La nostra Regione – prosegue il presidente – sarà in prima linea, vicina a chi soffre, ma anche determinata nel contrastare il traffico e l’uso di sostanze stupefacenti sul nostro territorio. Il futuro appartiene ai giovani, e con questa norma vogliamo fare in modo che abbiano tutti gli strumenti necessari per affrontarlo al meglio, lontano da qualsiasi insidia».
«La legge contro le dipendenze è una norma doverosa per difendere i nostri ragazzi e sostenere le loro famiglie. Fin dall’inizio della mia attività sono stata impegnata nel campo della lotta alla droga, per questo non posso che accogliere con gioia la copertura finanziaria di 11,2 milioni di euro da parte della Regione e voglio ringraziare il presidente Schifani per il suo impegno. La Sicilia sarà tra le prime regioni ad avere una norma all’avanguardia, un risultato importante che abbiamo perseguito nell’intergruppo parlamentare all’Ars sul fenomeno di consumo di droghe negli adolescenti. Non posso che augurarmi che il disegno di legge continui velocemente il proprio percorso verso l’approvazione». Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, commentando la copertura finanziaria del disegno di legge contro le dipendenze da parte della Regione voluta dal presidente Schifani.
Cosa è il Crack
(sanpatrignano.org) Il Crack è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta. Ricavata tramite processi chimici dalla cocaina, viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli.
Provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. Vengono utilizzate pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Si chiama così per gli scricchiolii che provoca quando si scalda.
Il crack è stato originariamente concepito e sintetizzato per uno scopo ben preciso: era destinato ai cocainomani cronici come sostituto della cocaina, in quanto l’assunzione nasale provocava la distruzione dei tessuti nasali, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall’inalazione.
Il crack induce dipendenza psichica e può portare a un aumento del numero delle assunzioni, anche dopo i primi tempi di assunzione. Un consumo continuato e prolungato può portare all’alienazione dell’individuo con sintomi simili alla schizofrenia, a una forte aggressività o a stati paranoici accompagnati da deliri e allucinazioni. La morte di solito può sopraggiungere per overdose (bastano 800 mg), per colpo di calore e arresti respiratori e/o cardiaci, nonché per ictus o infarto.