Rincaro carburanti, oltre 2 euro anche in autostrada : come può scamparla Lipari ?

Proteste nell’isola che non guarda alla penisola

La foto, più o meno, virale sui social e tutti addosso ( e non la prima volta) al gestore degli unici impianti presenti nell’isola di Lipari . Al distributore di Marina lunga super e diesel sono arrivate rispettivamente a 2059 e 2029 al litro ma per i residenti è colpa del “monopolio” locale . Purtroppo però la realtà è un’altra : il prezzo del carburante è alle stelle ovunque e laddove si resiste è destinato, comunque, a salire. Del resto basta dare un’occhiata al costo al litro in autostrada dove percorrere lo stivale su quattroruote ormai significa dissanguarsi. E se costa di più in autostrada figuriamoci nelle isole.

E’ lo stesso gestore degli impianti di Lipari a ricordare questi rincari ormai diffusi : ” il costo del carburante è aumentato ovunque – dice Salvatore Saltalamacchia titolare della Salmotor- e se costa di più a me purtroppo costa maggiormente anche ai clienti che cerchiamo di tutelare da sessant’anni. E’ solo questo. Se nelle altre isole o a Canneto costa meno è perchè ci sono delle giacenze di quantitativi pagati meno”. Ed ancora, prosegue Saltalamacchia : ” Il monopolio ? Quale ? Oggi con il libero mercato chiunque può aprirsi una pompa di benzina. Basta che ne abbia i requisiti. E per quanto riguarda il self service il prezzo resta lo stesso perchè non si tratta di un servizio 24 h come nelle stazioni sulla terraferma che hanno due linee”.

E pensare che i prezzi italiani al netto delle tasse sono i più bassi d’Europa e non i più cari. Sul Resto del Carlino del 10 ottobre si leggono le dichiarazioni dei vertici Unem ( Unione energie per la Mobilità). Ebbene, si apprende che nel periodo gennaio-ottobre 2021 il prezzo industriale della benzina, al netto delle tasse, è aumentato di 19 centesimi euro/litro, quello del gasolio di 17 centesimi, in entrambi i casi meno delle analoghe quotazioni internazionali. Ma sui prezzi dei carburanti grava una componente fiscale che è oltre il 60% del prezzo finale, una delle più alte in Europa. In pratica, su un litro di benzina che, stando all’ultima rilevazione del Mite, è di 1,687 euro/litro oltre 1 euro sono tasse (accisa e iva)”.

Accise ? Le imposte che l’Italia si porta dietro da 90 anni