di Mimma Sparacino
Buongiorno cari,
leggo ieri attentamente la querelle scatenatasi sui giornali locali che vede “attori” sindaco ed ex sindaco. La famosa novella di Esopo “la volpe e l’uva” ci insegna che non bisogna disprezzare qualcosa perché non lo si può ottenere, capita a tutti di fallire, e non per questo bisogna prendersela con altri per limiti che sono solo nostri. Ma… Esopo forse è troppo…preferisco i gatti…La gatta quando non può raggiungere il lardo, dice che puzza! GIORGIANNI puzzi o non puzzi?
Leggendoti sembrerebbe di no!
Allora è GULLO che puzza? O… “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”? Ci stanno lasciando lo zampino i nostri amministratori?…C’è un altro proverbio che mi piace e che dedico agli adepti, “quando il gatto lecca il pelo, viene l’acqua giù’ dal cielo”! Buonissima giornata a tutti!
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Lipari- Nuova polemica sui conti del Comune . Il sindaco Riccardo Gullo ha dichiarato al Notiziario delle Eolie che ” bisogna essere chiari: abbiamo ereditato un pre dissesto, non possiamo fare ulteriori spese“. Ed ancora ” abbiamo dovuto bloccare ogni spesa per non precipitare nel baratro” per non parlare dei “debiti che compaiono ogni giorno“. Per Gullo ” quello che è successo è un miracolo : aver allontanato la casta dall’amministrazione comunale per cinque anni è stato un vero miracolo. Hanno lasciato soltanto macerie“. Le dichiarazioni del primo cittadino hanno nuovamente provocato la reazione dell’ex sindaco Marco Giorgianni. ” Leggo esterrefatto- evidenzia in una nota- le dichiarazioni del Sindaco Gullo alle quali, mio malgrado, non posso esimermi dal replicare.
Le stesse iniziano con una evidente falsità laddove afferma che “abbiamo ereditato una condizione di pre-dissesto”, e vorrei rammentare che, prima della fine del mio mandato, è stato approvato il bilancio – evitando appunto il dissesto – per l’anno 2021 e per la triennalità 2021-22-23, perfettamente quadrato, senza disavanzi e senza debiti emersi non finanziati, adottato certamente non senza difficoltà ma con tutti i pareri positivi, sia dei tecnici che dei Revisori dei Conti.
Mentre ricordo bene come a me e alla mia Amministrazione sia sempre stato rimproverato di adottare il bilancio in ritardo, non posso che sperare – visto che siamo a novembre inoltrato – che l’attuale Amministrazione sia comunque in grado di raggiungere lo stesso obiettivo: “forse”, come ho sempre affermato, ci si inizia a rendere conto quanto il bilancio del Comune di Lipari sia stato ed è fortemente condizionato da meccanismi e trasferimenti non dipendenti dalla Amministrazione in carica. Né la strutturale deficitarietà, a volte rilevata negli anni e sempre rientrata, può essere rappresentata ai cittadini come una condizione di pre-dissesto, cosa che potrà confermare chiunque si occupi di finanza pubblica.
Che vi siano debiti fuori bilancio, è una condizione purtroppo ricorrente e non così “eclatante” o scandalosa , nella misura in cui, l’approvazione del bilancio avviene oltre termine obbligando a fare delle spese senza che gli uffici abbiano potuto provvedere a fare prima gli impegni di spesa, o magari anche per l’emissione di ordinanze sindacali urgenti”.
” Sono convinto – prosegue Giorgianni- che la mia Amministrazione abbia subìto questo fenomeno in maggior grado, senza che io abbia mai, per dieci anni, motivato i miei interventi parlando delle Amministrazioni che mi avevano preceduto; ma questa è stata una mia scelta.
E’ un fatto che, durante i miei 2 mandati si siamo stati capaci di pagare circa 10.000.000,00 di debiti fuori bilancio, non contratti dalla mia Amministrazione (quelli sì in gran parte “nuovi”), e anche per me questo ha comportato il blocco, per gran parte dell’anno, delle spese, come attestato formalmente in più occasioni dall’allora Ragioniere, senza che ciò comportasse omissione nello svolgimento di moltissimi servizi, oggi lodevolmente suppliti dal volontariato, compresi quelli relativi a elipiste e cimiteri.
Le dichiarazioni del Sindaco Gullo, poi, si concludono con una dichiarazione che chiedo venga pubblicamente chiarita, ovvero quella per cui “i nuovi debiti ammontano a circa 6.000.000,00 di euro”.
E il caso che si specifichi se questi debiti siano ”nuovi” o se già considerati nei bilanci precedenti con adeguata copertura specifica o nel fondi di garanzia previsti dalla legge e quantificati dai tecnici (gli stessi presenti durante il mio ultimo mandato) e assicurata dalla precedente Amministrazione o quanti siano stati tra questi rappresentati alla precedente amministrazione senza riscontro.
A meno che il Sindaco quando parla di 6.000.000,00 di debiti ometta di dire che sono quelli che sono ancora da pagare ma a cui io comunque mi sono fatto carico di dare copertura nei bilanci approvati.
Vale la pena, a questo punto, sfatare la leggenda di una Amministrazione uscente che non ha lasciato un euro, chiarendo una volta per tutte, e senza paura di smentita, di aver lasciato, ad esempio, ben 1.500.000,00 euro (che io non avevo a disposizione) provenienti dal contributo di sbarco da destinare alla cura e manutenzione del territorio e solo temporaneamente accantonati a copertura del trasporto nave rifiuti, che si sarebbero potuti liberare all’ottenimento del dovuto decreto regionale che – come ho già affermato, nell’unica altra occasione in cui sono intervenuto pubblicamente in questi mesi – non è dato di conoscere se ottenuto o meno, come avveniva ogni anno generalmente nel mese di luglio.
E mentre si tenta, maldestramente, di far ricadere sempre, ogni difficoltà certamente presente e da affrontare, sulla Amministrazione precedente, ci si guarda bene dal riconoscere le grandi opportunità ereditate, grazie al lavoro di chi ci ha preceduto, come nel caso di questi giorni, del decreto di conferma emesso dal ministero per 53.000.000,00 del Programma Isole verdi per il Comune di Lipari, frutto del lavoro della precedente Amministrazione o ancora dei lavori in attivazione, sempre in questi giorni, dell’edificio nella piazza di Stromboli o della strada, sempre su Stromboli.
Concludo con il ribadire di non avere avuto nè di avere una preconcetta avversione a questa Amministrazione. Non ho partecipato alla campagna elettorale e sono stato in silenzio prima, durante e dopo, ma non sono disposto, visto che sono oggi un cittadino, a fare da capro espiatorio per tutti e in ogni occasione.
Perdete meno tempo a cercare colpevoli che non ci sono e occupatelo per trovare le soluzioni come deve fare chi “amministra”.
In merito al termine di “casta” utilizzato da Sindaco che ha fatto per decenni il Sindaco in diversi comuni, credo che ciò non meriti commenti.
Aspettandomi una sicura replica spero che la stessa contenga la risposta alla mia domanda sui fantomatici sei milioni di “nuovi”, debiti e se dovessi essere smentito, che siano riportati dati certi, come quelli che io in questa nota ho liberamente e consapevolmente espresso”.