Il segretario provinciale di UGL Salute Messina Fabrizio Denaro e il segretario provinciale UTL-UGL Tonino Sciotto intervengono sulla mancata riapertura del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Barcellona Pozzo di Gotto e dell’oncologia dell’ospedale Papardo
“Purtroppo dobbiamo prendere atto dell’ennesima mancata riapertura del Pronto Soccorso del “Cutroni Zodda” di Barcellona P.G. inizialmente programmata entro il mese di settembre. Nessuna sorpresa, visto e considerato che nei giorni scorsi è stato lo stesso Direttore Generale dell’ASP di Messina ad annunciare il mancato reclutamento di personale medico d’assegnare al pronto soccorso.
L’UGL Salute Messina ritiene che non possa più essere rinviata la riapertura di un pronto soccorso strategico per la zona tirrenica e nebroidea. Ricordiamo che nel 2019, prima della chiusura per COVID, c’erano al pronto soccorso di Barcellona P.G. circa 20.000 accessi l’anno. Oggi una parte di questi accessi si rivolge all’Ospedale di Milazzo ormai saturo con quasi 35.000 accessi annui, il resto appare miracolosamente sparito…Già a Maggio e Luglio 2023 e a Marzo 2024 siamo intervenuti evidenziando i gravi rischi derivanti dall’assenza di personale, e che la ristrutturazione dei locali del pronto soccorso rischiava di essere, purtroppo, vanificata.
Si apprende in queste ore della chiusura del reparto di oncologia dell’Ospedale Papardo, lasciando aperto il day hospital. Anche in questo caso le cause sono da ricercare nella ormai cronica carenza di personale. Ma ci chiediamo dopo un anno e mezzo dalla fine della pandemia siamo ancora a discutere su dove trovare il personale? “il sogno” dell’assunzione di medici stranieri è piano piano svanito, e adesso? Ci troviamo di fronte a due facce della stessa medaglia… ma ciò che più allarma è che criticità simili sono presenti in quasi tutte le aziende ospedaliere, è evidente che c’è qualcosa che non funziona. Comprendiamo le difficoltà di tutto il sistema sanitario nel reclutare medici specializzati ma ciò non vuol dire che i cittadini devono perdere servizi fondamentali a tutela della propria salute. In tutto questo periodo c’erano i tempi per programmare attentamente le azioni necessarie per reclutare il personale necessario, oltre a rivedere, ove necessario, i modelli organizzativi. Ci aspettiamo un intervento incisivo di tutto il management, che le aziende diventino parte attiva nella fase di reclutamento, anche attraverso una politica che torni a rendere attrattivo lavorare negli ospedali pubblici, proponendo un’offerta di sanità che garantisca alti standard di cura. Sicuramente la mancanza di certezze sul futuro dei presidi ospedalieri della Sanità messinese non aiuta di certo e troppo spesso il personale medico preferisce andare a lavorare nel privato o migrare all’estero. Come UGL Salute Messina ritorniamo a chiedere un tavolo di confronto tra tutte le realtà della sanità messinese per avviare un’azione sinergica tra aziende ospedaliere, parti sociali, politica e cittadini,. ”