di Angelo Sidoti ( Presidente Italia Nostra Isole Eolie)
Gentile direttore,
con il presente trafiletto voglio esprimere la mia analisi sul tema delle cave di pomice, che per affetto seguo con molto interesse. Da tempo non scrivo sul suo giornale on line e, vorrei ritornare sull’argomento delle Cave, al fine di chiarire la mia posizione, poiché c’è sempre qualcuno che travisa ciò che scrivo.
Prima di tutto vorrei precisare che: le mie osservazioni sono dei quesiti, delle domande che pongo alla pubblica amministrazione ed alla politica in generale; non è mio compito entrare nel merito di questione tecniche, neppure interpretare operazioni straordinarie dal punto di vista giuridico; non voglio neppure esprimere giudizi nei confronti degli organi della procedura, che hanno tutte le competenze per poterla gestire, come d’altronde, ha fatto in questi anni il curatore fallimentare.
La mia opinione è libera da condizionamenti, germoglia per affetto nei confronti del territorio, per conoscenza professionale ma, soprattutto, perché ho condotto con le università di tutta Italia degli studi su quelle aree. Difatti ricordo che in passato l’amministrazione Giorgianni, ha sostenuto un programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava: negli anni ha proposto iniziative per creare una sede Universitaria distaccata di Geologia e Vulcanologia, oltre a due musei, il Museo Vulcanologico delle Isole Eolie (di cui esiste un padiglione sull’Acropoli, sede del Museo Archeologico) e il Museo Archeologico Industriale della Pomice e un Parco Geominerario.
Sempre nell’ottica della tutela del territorio, vorrei ricordare, altresì, che negli anni la Regione Sicilia:
a) ha apposto il vincolo storico-etnoantropologico di tutta l’area delle cave di pomice dell’isola di Lipari con il D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021;
b) ha stanziato somme di denaro con deliberazione n. 202 del 14.04.2022 per l’acquisto dell’aerea di cave.
Ho più volte ribadito la mia opinione: “dovremmo tutti proteggere il territorio e tutelare, davvero, il patrimonio storico culturale e paesaggistico dell’isola valorizzando il Sito delle Cave di pomice un luogo denso di storia, imponente, dirompente e affascinante; evitando di spazzare secoli di storia dell’estrazione della pomice e della sua lavorazione millenaria rappresentando un pezzo fondamentale della storia del mediterraneo, dalla protostoria fino al dopoguerra del secolo scorso”.
Ben vengano investimenti privati ma, collocati nel rispetto della totale trasparenza. Deve essere chiaro il progetto imprenditoriale che si intende perseguire, con il consenso preventivo del soggetto pubblico nelle diverse forme.
Oggi ci troviamo di fronte alle offerte presentate per rilevare il sito di Porticello e, per le motivazioni di cui sopra, in questo scenario sarebbe ottimale comprenderne il progetto, presentandosi al territorio, alla comunità Eoliana.
Purtuttavia, noto il disinteresse del Comune di Lipari dell’amministrazione Gullo, come se questa materia non fosse di suo interesse, dimenticando il proprio ruolo: quello di difendere il bene della sua comunità.
La fattispecie è senz’altro delicata, complessa, sensibile dal punto di vista giuridico e spero che alla fine sia tutelata la storia, il territorio e la comunità Eoliana.
Spero di aver chiarito, una volta per tutte la mia opinione e un caro saluto a tutti e alla prossima alle Eolie.
Angelo Sidoti