Lipari, e le Eolie, piangono Umberto Zanca. Si è spento un piccolo gigante dello sport, e del calcio in particolare. Una figura che ha accompagnato tanti giovani durante la loro crescita a pane e calcio, prima al comunale Santa Lucia e dopo al Franchino Monteleone. Un prezioso collaboratore per tutte le società calcistiche nate nell’arcipelago, tant’è che conosceva, sin dai tempi del glorioso Cs Lipari, i polverosi campi della provincia come le sue tasche. Il Milan era la sua vita. “Morirò dicendo Milan”, ci diceva in questa intervista di sei anni fà, rammaricato per la chiusura di quel club che , ogni domenica, e non solo, riuniva di fronte al supermercato centrale tanti tifosi. Ma, si sa, le cose belle non durano per sempre.
Di bello ci sarà sicuramente un derby in paradiso : con Giovannino Medorini, l’interista. Del resto erano loro due a rappresentare, con la loro sana passione e simpatia, il tifo per le due squadre milanesi a Lipari.
In chi vi scrive, che con Umberto si fermava spesso a scambiare due chiacchere sul calcio ( perchè ne capiva davvero) resterà comunque un rammarico. Poteva far parte tranquillamente della schiera dei tanti attori caratteristi che hanno lasciato il segno nella cinematografia italiana. Lo si vede anche nell’intervista: era un personaggio a tutti gli effetti. Peccato che che nessun regista lo abbia mai scoperto.
Ciao Umberto, ci mancherai ! ( P.P.)
di Gianni Iacolino
Grande cuore ed animo candido erano racchiusi in “un un metro e mezzo di statura “, avrebbe detto il compianto Faber se avesse conosciuto il nostro caro Umberto. Noi eoliani che l’abbiamo conosciuto bene possiamo dire che Lipari ha perso un cittadino modello , persona umile e perbene, penultimo figlio di una famiglia numerosissima, infanzia difficile, fratelli da aiutare, ristrettezze economiche e tanta dignità. Appassionato di tutte le discipline sportive, praticò a lungo il calcio sia come giocatore che nel ruolo di assistente e collaboratore di squadre che numerose nascevano egli anni in cui le forze lo aiutavano. Poi la lunga malattia che ha minato lentamente il suo fisico ma non è riuscita ad intaccare il suo sorriso . Il garbo e la signorilità proprie del suo carattere hanno fatto di Umberto Zanca il Cittadino esemplare che la nostra comunità ricorderà con orgoglio.
di Mariangela Pastore
Mio papà era il capitano …Umberto era il portiere…