COMUNICATO STAMPA del 04 maggio 2015
USTICA LINES COSTRETTA, PER VOLONTA’ DELLA REGIONE SICILIANA, A SOSPENDERE I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE MINORI SICILIANE A PARTIRE DA GIOVEDI’ PROSSIMO E AD AVVIARE LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO PER I PROPRI LAVORATORI
L’Ustica Lines, dopo aver assicurato per oltre vent’anni i collegamenti con le Isole minori siciliane e l’occupazione di oltre 400 persone, è costretta, per volontà della Regione Siciliana, a sospendere i collegamenti dal prossimo giovedì 07 Maggio, e ad avviare le procedure di licenziamento per i propri lavoratori.
La Regione Siciliana, infatti, dopo aver (recentemente) pagato solo il 50% di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno, non ha ancora fornito indicazioni sul pagamento del saldo né alcuna certezza in ordine all’erogazione di quanto dovuto qualora si continuassero ad effettuare i collegamenti.
A distanza di 25 giorni, la Regione non ha dato alcun seguito all’incontro svoltosi in Prefettura a Messina in cui si era raggiunta un’intesa per garantire i servizi in emergenza e temporaneamente, grazie solo al senso di responsabilità dell’Ustica Lines.
La Regione, infatti, prosegue nel proprio intollerabile contegno che si concretizza in meri continui, ingiustificati e misteriosi rinvii trincerandosi dietro l’opportunità di effettuare non meglio precisate valutazioni … dopo oltre 13 mesi dall’aggiudicazione ed avvio dei servizi !!!
In tale incredibile situazione (che dovrebbe far riflettere tutti i fornitori della Regione Siciliana) l’Ustica Lines, che finora ha garantito il servizio esponendosi con il sistema bancario, non può più proseguire né d’altra parte, in tale contesto, può fare ulteriore ricorso al credito.
L’Ustica Lines ha finora fornito tutta la propria disponibilità ed offerto tutta la propria collaborazione per scongiurare l’interruzione dei collegamenti e per evitare il licenziamento dei propri dipendenti, ma dinanzi al disinteresse della Regione, la società non riesce ad intravedere alternative alla strada tracciata dalla Regione stessa, senza dubbio drammatica per i danni enormi che determinerà alle Isole minori ed a centinaia di famiglie che rischiano di perdere il posto di lavoro.