La nota di Roberto Sauerborn del ” Tirrenico”
Avrà gli effetti di un terremoto nei confronti dei piccoli comuni del GAL di tutta la Sicilia la Delibera di Giunta Regionale n.66 del 20 febbraio 2020 con la quale viene “apprezzata la proposta di assegnazione dei fondi di riserva” (con la quale vengono tagliati i fondi già deliberati ai GAL della Sicilia in chiave CLLD) e viene dato “mandato al Dipartimento Programmazione di elaborare nel termine di 30 giorni gli schemi di revisione complessiva del PO FESR 2014/2020 e del POC 2014/2020“ da sottoporre alla Giunta Regionale.
Eppure, lo scorso anno, proprio di questi tempi grazie alla lungimiranza del compianto Ass. Sebastiano Tusa, (a cui va oggi il nostro ricordo per quel fatidico incidente in cui perse la vita con altre 146 persone), i GAL venivano investiti di un mandato da parte del Governo Regionale per l’avvio di un piano di sviluppo della Sicilia che sarebbe stata partecipata proprio dall’azione dei GAL. Altri tempi e altri uomini…
Oggi, invece ed in sostanza, inaspettatamente e senza giustificato motivo, la Giunta Regionale ha approvato la proposta di tagliare i fondi destinati ai progetti esecutivi già trasmessi dai comuni del GAL Tirrenico, e di altri della Sicilia, e per i quali si era in attesa delle cosiddette “chiamate a progetto” da parte delle Autorità di Gestione (AdG) regionale dei fondi FESR, per un primo impegno di €.1.500.000,00, destinati sia all’efficentamento energetico degli edifici pubblici (OT FESR 4.1.1), che per la risoluzione del problema dei residui delle potature provenienti dalle oltre 200 aziende florovivaistiche nel territorio del GAL Tirrenico grazie ad un progetto di filiera destinato la produzione di terriccio in loco (OT FESR 4.5.2), ma anche a vantaggio di una risoluzione rispettosa dell’ambiente dell’annoso problema dello smaltimento delle potature.
Quest’ultima proposta era peraltro stata condivisa dall’Osservatorio sul Florovivaismo che il GAL Tirrenico ha istituito nella provincia di Messina e per il quale ne era stata proposta, nel collegato alla Finanziaria, l’istituzione a livello regionale, proposta poi bocciata da tre franchi tiratori in ARS.
Queste sono alcune delle proposte che il GAL Tirrenico ha inserito nella sua Strategia di Sviluppo, per le quali, mesi addietro nel 2019, dopo una intensa attività di animazione e concertazione con i comuni ed i privati, aveva inviato la disponibilità dei progetti esecutivi richiesti proprio dal Dipartimento alla Programmazione, a partire dai comuni di Novara di Sicilia, Castroreale, Furnari e Falcone e a cui avrebbero fatto seguito quelli degli altri comuni del GAL pronti con i altri eventuali progetti esecutivi.
La Delibera della GR n. 66 del 20 febbraio 2020, invece, condividendo, in prima istanza, la inaccettabile proposta del Dipartimento alla Programmazione di riassegnazione della fondi della Riserva di efficacia mortificando solo il CLLD e i territori sottesi, rischia di perpetrare un inconcepibile quanto evidente salto a ritroso nel tempo in cui le decisioni dello sviluppo verrebbero affidate ad apparati e scelte rette da mere valutazioni quantitative e non qualitative e sorde alle necessità reali dei territori e delle piccole comunità in particolare, peraltro abbondantemente rappresentate dai GAL e descritte nelle Strategia approvate.
Di più. La ripartizione della riserva di efficacia proposta dall’Area 5 del Dipartimento alla Programmazione, con il taglio di risorse al solo CLLD, è proiezione di una gestione disattenta nei confronti del processo di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo che si dimostra ancor di più disattenta agli obblighi assunti e inaccettabilmente sorda alle nostre comunicazioni e appelli di concertazione, oltre che, possiamo dirlo senza tema di smentita, altrettanto disinteressata sullo specifico strumento di programmazione decentrata GAL/CLLD; quasi verrebbe da pensare con l’intento di fare apparire fallimentare l’attività dei GAL/CLLD che, di converso, sono strumenti indipendenti, autonomi e realmente democratici nella scelta della spesa dei fondi comunitari.
Tutto questo, stranamente, avviene proprio mentre i GAL della Sicilia si stanno avviando, tra mille difficoltà, alla attuazione delle loro Strategie di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo con la pubblicazione dei bandi a favore della nascita di nuove imprese e a supporto delle esistenti.
Alcuni GAL della Sicilia, tra questi il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi con tutti i 13 sindaci, hanno già fatto sentire la loro voce al Presidente della Regione e al Ministero delle Politiche Agricole, annunciando anche forti azione di protesta e chiedendo la conferma della disponibilità dei fondi approvati, la revoca della delibera della GR n. 66 del 20 febbraio 2020, l’adozione di una azione correttiva sulle modalità di assegnazione della riserva di efficacia nel pieno rispetto dello strumento di programmazione CLLD ed in congruenza con gli obblighi già assunti nei confronti dei territori, anche perché il taglio delle risorse FESR porterà le Strategie di Sviluppo Sostenibile di Tipo Partecipato (SLTP), approvate e già in attuazione, sotto la soglia prevista e obbligatoria di €.1.000.000,00 dalle Disposizioni di cui alla SM 19.2 del FEASR mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi peraltro approvati dalle sesse Autorità di Gestione regionali.
Su questa vicenda, i soci e le 13 amministrazioni comunali del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi, se da un lato si ritengono lesi e non capiscono quale siano le ragioni di una tale mancanza di rispetto politico oltre che delle legittime aspettative di crescita e sviluppo perpetrato dal Dipartimento alla Programmazione nei confronti delle comunità locali che rappresentano, dall’altro lato sono certi che la valutazione del Governo Regionale possa essere stata di prima approssimazione e, sentite le proprie ragioni, ancora suscettibile di meritevole e giusta rivalutazione a tutela dello sviluppo delle piccole comunità locali del nostro territorio.
Il termine per una risposta alle istanze del GAL da parte della Giunta Regionale è il 20 marzo 2020 dopodiché i GAL della Sicilia (che rappresentano il 90% del comuni della Sicilia) a cui sono stati tagliati i fondi saranno costretti ad adire le vie legali a tutela degli interessi legittimi dei territori e a manleva da ogni responsabilità derivate.
Roberto Sauerborn
Direttore del GAL Tirrenico