
” In questi giorni – scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano- si stanno discutendo i tagli finanziari effettuati dalla Regione Sicilia ai danni all’AO Papardo attraverso la bocciatura della nuova pianta organica e del piano del fabbisogno del personale, unica azienda siciliana per i quali sono stati previsti dei tagli economici di circa 8 milioni di euro che comporteranno una drastica riduzione del personale medico e sanitario. Questo, purtroppo, potrebbe avere anche delle gravi conseguenze per l’Ospedale di Lipari per il quale il Papardo, grazie al Direttore Generale Mario Paino, é divenuto sempre di più un punto di riferimento per tutto il territorio Eoliano e una costola vitale che sopperisce alle inconcludenze e incapacità dell’Azienda sanitaria Provinciale Me 5 attraverso il continuo invio settimanale di propri cardiologi e medici specialisti per il pronto soccorso.
Questa è sicuramente la prova evidente dell’ottima gestione dell’AO Papardo da parte del Direttore Generale Mario Paino, il quale é riuscito, a differenza dell’ASP Me 5 che continua sull’argomento ad annaspare, ad inviare dei propri medici specialisti presso L’Ospedale Eoliano anche in tempo di emergenza covid e nonostante la stessa gestisse numerosi posti letto covid e terapie intensive. Quello che l’ASP di Messina non é riuscita a fare per l’Ospedale di Lipari, lo ha fatto per nostra fortuna il Papardo.
Con l’attuale gestione- rimarca il Presidente del Consiglio comunale di Lipari- il Papardo ha effettuato una massiccia campagna di reclutamento attraverso l’indizione di concorsi vari, utilizzazione di altre graduatorie, comandi ecc., garantendo alla struttura medici e sanitari vari che altri stanno ancora cercando e per il quale si è reso addirittura necessario il commissariamento. Questo nonostante quota 100 e i permessi concessi dalla legge 104. Tutto ciò ha permesso di elevare la struttura ad Ospedale di eccellenza della provincia messinese, punto di riferimento anche e soprattutto dei piccoli ospedali del territorio provinciale.
Sono, pertanto, inammissibili ragionamenti legati al costo del posto letto sulla frazione della capacità assunzionale per una struttura d’eccellenza, divenuta oggi tale grazie al Direttore Paino, che presenta numerose branche e minori posti letto e che comunque rientra nel 90% del costo che a parere della Corte dei Conti rappresenta una gestione virtuosa. La sanità regionale continua a basare i propri ragionamenti su numeri e costi che nulla hanno a che fare con la qualità della stessa. I ragionamenti dovrebbero prendere in considerazione invece la qualità delle prestazioni effettuate e i territori, spesso disagiati, dove le stesse devono essere garantite.
Oggi – conclude Biviano- assistiamo invece all’ennesima logica perversa del costo x numero di prestazioni effettuate/posti letto. Io preferisco le politiche virtuose al punto giusto e di qualità effettuate dall’AO Papardo e dal suo Direttore Mario Paino”.

Ieri, era stato lo stesso direttore generale del Papardo, Mario Paino, su Fb a manifestare il suo malcontento. ” Non pensavo fosse necessario chiarire – ha scritto- perché mi sembrava ovvio che il Papardo in questi anni è stata fra le aziende sanitarie che ha speso di più per garantire la presenza di personale. Sono stati assunti cardiochirurghi pneumologi infettivologi cardiologi anestesisti ortopedici ematologi ,e poi ausiliari infermieri ,borse di studio e certamente ne dimentico alcuni. Certamente la quota 100 e la legge 104 come avvenuto in tutta Italia ne hanno mitigato gli effetti ma siamo una azienda sana pur in piena pandemia e provenendo da un precedente indebitamento strutturale. Giova ricordare che il costo esposto per legge è una frazione della capacità assunzionale e che il costo posto-letto è matematicamente più alto nelle aziende con pochi posti letto e molteplici discipline ed è invece minore in quelle con elevato numero di posti letto e meno discipline e che il bilancio di una azienda in cui il costo esposto è il novanta per cento della capacità assunzionale è ritenuto gestione virtuosa dalla corte dei conti. Mi sembravano- ha concluso- considerazioni ovvie e che non necessitavano di precisazioni.”