(travelquotidiano.com)La Sicilia scommette sul binomio cultura-natura in vista di un 2016 che vede la regione protagonista di un rinnovato appeal sul mercato turistico. E non solo per la stagione estiva ma in un’ottica di destagionalizzazione. «Dall’itinerario arabo-normanno al percorso di Carlo V – ha dichiarato Anthony Barbagallo, assessore al turismo della Regione Sicilia dallo scorso novembre 2015 -, questi sono solo due esempi che rappresentano la nostra volontà di puntare sul turismo culturale quale denominatore comune di tutti i segmenti di mercato, natura, sport, benessere, congressuale.
Per strutturare sempre meglio questa offerta attraverso una formula omogenea il piano regionale di propaganda turistica per il 2016 prevede l’accorpamento degli esistenti 27 distretti turistici in sette Dmo (Destination management organization), di cui sei tematiche e una territoriale».
Le sei tematiche sono quelle relative a cultura, natura, mare, enogastronomia, Mice e benessere; mentre quella territoriale è dedicata alle isole minori. «Circa il 30% dei turisti in Sicilia provengono dall’estero – prosegue Barbagallo – per cui dobbiamo continuare a investire su Germania, Svizzera, Stati Uniti, Argentina; ma anche sulla Cina, da cui proviene una domanda importantissima e tutta da sviluppare.
Ci sono poi anche 5 milioni di siciliani nel mondo, potenziale fonte di un turismo “di ritorno” da considerare con attenzione». Le stime per il 2016 dell’assessore in termini di arrivi puntano «ad una crescita tra il 5% e il 10%».