Lipari- ” E’ la Regione che deve passare dalle parole ai fatti: la deroga era già prevista; occorre però il progetto chiesto dal Ministero per ottenere i finanziamenti delle strutture necessarie e, di conseguenza, la stessa Regione, deve sostenere economicamente il personale necessario per far funzionare il Punto Nascita di Lipari”. Lo ha dichiarato il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, in Consiglio comunale sottolineando come sia stato bocciato l’atto aziendale del direttore generale Sirna per lo stesso nosocomio. Per quanto riguarda i trasporti Giorgianni ha aggiunto: ” Questa Amministrazione è riuscita a meritarsi anche gli insulti della segreteria nazionale dei comandanti delle navi. Vorrei ricordare che i nostri interlocutori sono le società; noi, rispettosamente, non abbiamo mai istigato al reato, non abbiamo mai chiesto un viaggio quando non vi erano le condizioni di sicurezza. Diciamo soltanto che le società devono organizzare e disporre partenze alternative una volta che le condizioni meteo lo consentono”. Giorgianni ha evidenziato che prima della rimodulazione dei servizi bisogna, come sottolineato anche nei tavoli regionali, che i comuni vengano messi nelle condizioni di certificare i servizi svolti ai fini anche dell’applicazione di penali.
Sulla questione sanità è intervenuto il consigliere Antonio Casilli : ” Il nostro problema non è solo il Punto nascita: Dobbiamo far capire
al legislatore che non si può chiudere l’ospedale di Lipari per accorparlo a quello di Milazzo. Abbiamo i cittadini che si trasferiscono nel milazzese, nel messinese, a Taormina: siamo protagonisti di un turismo sanitario, non dobbiamo avere il nostro ospedale accorpato, non dobbiamo creare ambiente medico centrici. Ma com’è possibile che chiude il pubblico- si chiede Casilli- e si debba aprire un privato ?Abbiamo in un territorio così piccolo la possibilità di continuare a mantenere un ospedale al servizio di tutte le isole. Il problema è il sistema: stiamo attenti, in questi giorni stiamo chiudendo il servizio alla disabilità, un servizio pubblico che non viene reso. Il sign. Furfaro ha un problema gravissimo con il figlio obbligato ad andare a Milazzo. Grandi sacrifici per aprire un centro di riabilitazione ma manca il personale. Nascerà un centro privato , con servizi resi da privati ? L’atto aziendale – ha concluso Casilli- andava contestato con le trombe non con i megafoni e va contestata la politica regionale. Nessuna struttura privata è stata toccata, anzi pare che nel nostro territorio ne nasceranno due o tre.
Per Nunziata D’Alia, ” il rispetto per la persona sofferente è il primo obiettivo che un amministratore deve porsi. Occorre un ordine del giorno forte per far sentire la voce del popolo eoliano
Giacomo Biviano, presidente della commissione consiliare sanità ha invece fatto rilevare alcune contraddizioni : ” a me già basterebbe che funzionasse quello che abbiamo. Manca l’ortopedico, ma invece arrivano due nuovi e ancora inesperti ginecologi che dovrebbero garantire le emergenze urgenze. Quindi: non c’è il punto nascita e bisogna garantire le emergenze con fugure prive della necessaria esperienza ? Ora, come dice il Sindaco, bisogna capire se la Regione vuole garantire determinati servizi rimpinguando le casse dell’Asp 5 oppure è inutile che parliamo. Ad oggi, non vi è l’adeguamento della struttura a quanto previsto nella conferenza Stato – regione e l’assessore regonale può dare garanzie sui fondi necessari per il personale ?
Per Gesuele Fonti i piccoli ospedali come quello di Lipari saranno sempre sottoposti a tagli. La struttura di Lipari dovrebbe essere accorpata a quella di Milazzo ( come già fatto ndr) per avere tutta una serie di servizi con i medici a rotazione. Questo sicuramente comporterà qualche posizione di rendita in meno ma dobbiamo fare gli interessi della comunità.
Si va verso la redazione e l’approvazione di un ordine del giorno. L’ennesimo.