Michele Merenda
SALINA – A Salina trionfa la bellezza. L’ottava edizione del SalinaDocFest – che aveva come tema “Donne e Mediterraneo”, con due madrine belle e d’eccezione come le iraniane Golshifteh Farahani (attrice) e Nahal Tajadod (scrittrice) – si chiude infatti con l’assegnazione del “Premio Tasca d’Almerita” per il miglior documentario in concorso al film “La beauté c’est ta tête” di ZimmerFrei (Francia/Italia, 2013, 60’), collettivo (nella foto) formato da Massimo Carozzi, Anna de Manincor e Anna Rispoli, nato a Bologna nel 2000.
La pellicola appartiene alla serie “Temporary Cities”, un ciclo di documentari che racconta di luoghi molto circoscritti e zone in cui è in corso una trasformazione urbana, sociale e culturale. «La Capitale della Cultura 2013 – ha dichiarato il collettivo – è stata la cornice culturale che ha accompagnato la riprogettazione del waterfront di Marsiglia, ma il processo di city-branding e gentrification ha coperto un’idea di ingegneria sociale aggressiva, oltre a nuove esclusioni che hanno spinto molti degli abitanti dei quartieri popolari a spostarsi o a rifugiarsi in comunità chiuse. ZimmerFrei ha eletto come propria base Mon Bar, un minuscolo bar accanto al mercato di Noailles, un porto di mare vissuto come rifugio – hanno spiegato –, ribalta, seconda casa o primo soccorso.
Il film si mescola alle giornate degli habitué che lo frequentano, segue i loro percorsi, deraglia, annaspa, annega e ritorna sempre allo stesso punto di partenza, come un pezzo di sughero che galleggia sulla risacca». La giuria, composta da Cristina Piccino, Pasquale Elia, Gabriella Gallozzi, Wilma Labate e Edoardo Winspeare, ha deciso di assegnare una Menzione Speciale al film “The show mas go on” di Rä di Martino (Italia, 2014, 30′), incentrato su MAS, i Magazzini allo Statuto aperti a Roma all’inizio del secolo scorso in Piazza Vittorio, divenuti poi il magazzino del popolo per eccellenza e che oggi rischiano di chiudere.
Altra Menzione Speciale al film “La malattia del desiderio” di Claudia Brignone (Italia, 2014, 57’), che vince anche il “Premio Signum” come documentario più votato dal pubblico. Sullo sfondo dello stadio San Paolo (Napoli, Fuorigrotta), esattamente sotto la curva A sorge il SER.T: servizio per le tossicodipendenze. In questo quartiere, che la domenica si popola di tifosi, c’è un luogo che custodisce le storie di medici e pazienti. Per più di due anni Claudia Brignone ha frequentato quel luogo ascoltando la voce di chi prova a uscire dalla “dipendenza”, definita dai medici “la malattia del desiderio. Il “Premio Malvasia” per il video contest “Isolani sì, isolati no!” (assegnato dalla giuria composta da Letizia Airos, Ivo Basile, Flavio Natalia, Ugo Parodi e Alberto Tasca) va al cortometraggio “In città sei un numero” di Salvatore Tuccio. Menzione Speciale della giuria a Gianfranco Taranto e Marco Miuccio. Menzione Speciale SDF a Sally D’Albora per “Marinareddu”.