di Mariagiulia Romagnolo
Fondata nel 1947 e guidata fino al 1980 dal Magg. Umberto Romagnolo, dopo 43 anni rinasce l’Associazione Nazionale Combattenti e reduci di Lingua. Da anni si parlava di ridare vita a questa associazione che tanto importante è stata per la crescita socio-culturale della piccola borgata e, finalmente, un piccolo gruppo ha preso l’iniziativa. Non deve intendersi come una iniziativa anacronistica, parlare di valori e di moralità non è fuori tempo.
L’Associazione è, inoltre, apartitica, i valori non sono di destra o sinistra, sono VALORI! Tra le finalità dell’Associazione troviamo: L’affermazione della giustizia e del mantenimento della pace tra i popoli, il consolidamento dei vincoli di fraternità fra tutti, in Italia, in Europa e nel mondo; la partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi sociali; -la promozione di tutte le iniziative atte a difendere ed a realizzare tra gli associati, i cittadini ed in particolare i giovani, i principi di una concreta operante solidarietà nazionale; -la promozione della cultura sul combattente italiano, svolgendo ricerca scientifica sulla documentazione storica, i valori che l’hanno ispirato, la storia dell’Associazione e della società italiana allo scopo di rafforzare e fornire materiale utile per consolidare il legame generazionale e la conoscenza storica; -l’assistenza sociale e socio sanitaria ai soci in particolari difficoltà.
Nello Statuto, all’Art. 3 si precisa: L’Associazione, eretta in Ente Morale con Regio Decreto del 24 giugno 1923 n. 1371, ha natura di persona giuridica privata. È apartitica ed ha la rappresentanza degli interessi materiali e morali dei soci iscritti all’Associazione e la loro tutela. Iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Roma al n. 304/1982 e (D.P.R. 10-2-2000 n.361). Rappresenta la memoria storica di tutti i combattenti appartenenti a tutte le Armi di cielo, terra e mare. L’Associazione è senza scopo di lucro ai sensi del disposto di cui al D.P.R. 31.3.1979, è posta sotto il servizio di vigilanza del Ministero della Difesa ed ha finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, opera anche mediante forme di collaborazione con lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali.
L’Associazione, riconosciuta anche Ente Assistenziale con D.M. del 10/11/1951 pubblicato sulla G.U. n. 269 ai sensi dell’art. 3, comma 6, lett. e) della Legge n. 287/1991 e ai sensi dell’art. 20 del D.P.R. N. 640/1972 potrà svolgere attività direttamente connesse a quelle istituzionali, ai sensi del D.Lgs n. 117 del 3 luglio 2017 e successive integrazioni e modifiche ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dal D.Lgs. 4.12.1997 n. 460 e successive modificazioni ed integrazioni. Per la realizzazione delle finalità di cui all’art. 2 e al fine di sostenere l’autonoma iniziativa della collettività che concorre a perseguire il bene comune, l’ente si propone, di svolgere le seguenti attività di interesse generale: a. Attività culturali di interesse sociale con finalità educativa; b. Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche divulgative di promozione e diffusione della cultura e delle attività di interesse generale; c. Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale; d. Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio (Monumenti, Lapidi ecc.), ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42, e successive modificazioni. e. Promozione della cultura e della legalità, della pace tra i popoli. f. L’ente può avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente o di altra natura, anche dei propri associati, solo quando ciò sia necessario ai fini dello svolgimento dell’attività di interesse generale e al perseguimento delle finalità.
Subito dopo l’elezione del consiglio direttivo e dopo aver ampiamente valutato, i soci hanno votato all’unanimità una prima, significativa, iniziativa: consegnare, in data da concordare, al giovane poliziotto Marco Tinello un attestato di benemerenza e la tessera di socio onorario. Come si ricorderà Marco Tinello, con grande competenza e intraprendenza, ha salvato un bimbo che rischiava di soffocare. In un mondo che propone solo il “negativo” dei giovani riteniamo che questi siano gli esempi da fornire e, per loro, da seguire. L’associazione sarà sempre pronta ad evidenziare quanti, ragazzi e adulti, si distingueranno per comportamenti e valori che possano dare onore a tutta la nostra comunità.