Lipari- C’è una verità assoluta che, in mezzo a giuste proteste ma anche a strumentalizzazioni varie, e per diverse finalità, alimentate dai disservizi, nessuno ha ancora sottolineato. Il servizio di spazzamento e raccolta da effettuare nel Comune di Lipari non interessa più alle ditte che operano nel settore perchè, diventato, semplicemente, antieconomico. Questa mattina al Comune, è stata prorogata a fatica , per un altro e solo mese l’opera che sta svolgendo la ditta Carouter e Multiecoplast da gennaio. Un milione e mezzo, per un anno ( periziato per un milione 740) per tutte e sei le isole, insomma, non basta perchè è la stessa somma necessaria per il personale operativo, cioè per le 32 unità in servizio.
Operatori ecologici che, peraltro, non si sa come poter potenziare per l’estate. Ed ancora, mancano i soldi per i mezzi impiegati , per le attrezzature e per i prodotti da consegnare all’utenza ( sacchi). Manca, in sostanza, l’utile d’impresa che una gara espletata di fatto per un milione e mezzo (al netto dell’ importo comprensivo del ribasso praticato dall’impresa precedente) non può garantire.
Per un servizio dignitoso si renderebbero necessari almeno altri 500 mila euro. In sostanza, poco più un milione e 900 mila euro, come nel 2008. Solo che da allora le esigenze sono cresciute , esattamente, come i tagli nei trasferimenti da Stato e Regione. Ecco anche perchè, si consideri il deficit strutturale, la differenziata nelle Lipari fallisce…oltre che per le cattive abitudini della gente.
Un dato: a Milazzo che ha il doppio degli abitanti del Comune di Lipari, sei milioni annui non bastano.
La scheda
Il problema rifiuti nelle sei isole del Comune di Lipari può essere risolto soltanto con seri investimenti a cominciare dalla realizzazione di un centro di compostaggio . La crociera delle bucce di banana, cioè il trasferimento con nave dedicata dell’umido sulla terraferma e il trasporto gommato alla discarica di Catania viene finanziato oggi , con tanto di tagli annuali, per l’80 dalla Regione su due milioni 450 mila euro di costo effettivo. A questo vanno aggiunti i costi del conferimento in discarica di 110 euro a tonnellata ( a Mazzarrà erano di 70 euro) pari a 800 mila euro annui, a carico del Comune. Si ritiene che, dalle mille tonnellate di rifiuti prodotti annualmente , attraverso il compostaggio si potrebbe abbattere la quota di 350 mila tonnellate con risparmi per circa 600 mila euro , considerati viaggi in nave e trasferimenti in discarica. Per abbattere i viaggi in nave è allo studio il trasferimento di maggiori quantitativi di spazzatura con semi rimorchi su navi di linea. Occorrono, tuttavia, centri di raccolta in tutte le isole , già finanziati con i fondi residui dei Patti territoriali ma l’iter è fermo. Dai consorzi Conai, Coreve, Comieco e Corepla , inoltre, con questa situazione, al Comune giunti, l’anno scorso, soltanto 70 mila euro. E alla Regione cosa dicono ? Dal 2006 a fronte di tanti progetti presentati, sono stati finanziati soltanto l’acquisto di scarrabili per 500 mila euro, per l’acquisito di cassonetti e un piano di comunicazione.