Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Rispondo volentieri alle richieste del sig. Fonti.
Come fare la raccolta differenziata: sosteniamo che per la tipologia dei nostri centri urbani e delle frazioni, il metodo più adatto risulterebbe quello dei cassonetti mobili, dove in giorni e in orari prestabiliti l’utente può conferire le diverse tipologie di rifiuti; così facendo, 1) si eliminerebbero i cassonetti stradali fissi, 2) l’utente conferirebbe direttamente all’operatore eliminando quel problema degli errori o del malcostume che Fonti lamenta a proposito del mancato controllo, 3) si potrebbe introdurre un sistema di “pesatura” e il riconoscimento delle buone pratiche attraverso riduzioni proporzionate nella tariffa. Questo metodo, attuato con successo in diversi comuni siciliani e italiani, ha un brevetto (www.carrettacaretta.com) e si può fare con lo stesso numero degli operatori attualmente impegnati nel servizio, con un semplice adeguamento dei mezzi e senza sostanziali costi supplementari; ma Fonti lo conosce bene, perché anni fa ne era stata avviata la sperimentazione a Stromboli, interrotta dopo soli 10 giorni su precisi ordini ricevuti da un consigliere comunale appartenente al suo gruppo politico di riferimento (almeno, quello di allora).
Cosa altro si deve tagliare: se e quando l’impianto normativo lo renderà possibile, taglieremmo subito la SRR. Come scrive Fonti, la società di fatto non gestisce il servizio, e allora che ci sta a fare? Produce però un aggravio dei costi (fino a 200.000 euro). Facciamo rilevare che anche l’ATO – in liquidazione ormai da anni – produce dei costi assolutamente inutili.
Avrà notato, caro Fonti, che ai suoi quesiti ho risposto usando il plurale; mi permetto di rassicurarla che sarò anche nichilista, ma non soffro di disturbi della personalità: il plurale è d’obbligo perché sull’argomento esprimo la posizione del movimento politico che rappresento in consiglio comunale, dove sto non per “grazia ricevuta” come scrive lei, ma perché vi sono stato eletto. Lei, piuttosto, mediti sul concetto di “grazia ricevuta” quando si siede sulla poltrona di direttore generale della SRR (e, precedentemente, su quella di amministratore di una società partecipata), dove è certamente approdato in virtù di precise spartizioni dal sapore cencelliano.
Mediti anche, già che ha tempo per farlo, sulla possibilità che un giorno la Regione decida di tagliare il finanziamento delle navi per il trasporto dei rifiuti. In quel caso, grazie anche al contributo tecnico che lei ha dato in questi anni per raggiungere le attuali percentuali di differenziata, ci troveremmo a dovere aumentare la tariffa del 400-500%, e non credo che i cittadini ne sarebbero lieti.
Nichilisticamente suo
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale de La Sinistra