Quel buco in una parete divisoria di cui nessuno è responsabile, ci pensa il Dirigente scolastico
Futuro sostenibile , responsabilità e rispetto. La riflessione del Preside del Comprensivo Lipari
di Renato Candia

Gentile Direttore, avrei una piccola storia da raccontare. Faccio il Dirigente scolastico e nella giornata di oggi ho avuto il piacere di incontrare tutti i ragazzi che frequentano uno dei plessi della scuola che dirigo. Ho parlato loro di un evento di cui saranno a breve protagonisti, ho distribuito libri, ho parlato loro, ho creduto con convinzione e passione, di futuro sostenibile, del mondo di adesso che potrà essere migliore se solo sapremo riconoscere assieme il bisogno di essere responsabili e rispettosi di tutto ciò che comprende lo spazio attorno a noi. Ho ricevuto attenzione e reciprocità (almeno così mi è parso di capire) e ho pensato di avere incollato un’altra piccola tessera nel mosaico che rappresenta l’idea della nostra vita migliore.
È stata una bella sensazione, mi creda. Poi, quando le lezioni erano finite da poco, ricevo una telefonata da quel plesso: nel completare le pulizie delle aule è stato rinvenuto un buco, nella parete divisoria tra due classi, un buco fatto stamattina con un corpo contundente, con un calcio, insomma con un gesto di disprezzo: ho cercato di capire come potesse essere accaduto, telefonate su telefonate fino a poco fa.
Nessuno sa nulla, ma tutti ritengono che siano stati gli altri. Con profonda amarezza ho capito che quella tessera si era incollata solo nella mia testa. So cosa dovrò fare nei prossimi giorni: ho imparato molti anni fa da mio nonno materno come si fa la malta: finite le lezioni andrò a riparare quel buco, si sa che è il Dirigente che deve risolvere il problema. Ho solo una domanda: ma quando noi, adulti di oggi, non saremo più al nostro posto, chi riparerà quel buco? Grazie della sua ospitalità.