Comunicato Art. 1
Oggetto: punto nascita Ospedale Lipari
Secondo Noi è arrivato il momento di dire le cose come stanno ed è per questo che riteniamo che il sindaco Giorgianni debba verificare i veri motivi della rigidezza di atteggiamento di una Asp locale tanto amica nel donare computers ed attenta alla risoluzione dei piccoli problemi del nostro territorio e invece così ostile nel portare avanti un indirizzo politico che tutela l’identità e la sicurezza del nostro popolo, restituendo serenità alle tante mamme ed alle tante famiglie che vivono il percorso nascita, momento di gioia, come un calvario costoso, spesso anche rischioso, ed obbligato fuori dalla nostra terra, dagli affetti familiari e con disaggi inimmaginabili.
Noi riteniamo che ci siano potenzialmente tutti i requisiti politici e “normativi” per riaprire il punto nascita in “assoluta sicurezza” , che non è un problema di natura economica così come più volte ha dichiarato il presidente della Regione Crocetta, ma solo la strana mancanza di volontà, così come ha dichiarato il consigliere Biviano, di chi oggi dirige l’Asp di Messina. Questa pare sia la vera motivazione che penalizza l’intero comprensorio Eoliano.
Per tali ragioni chiediamo al sindaco di verificare, attraverso una interrogazione puntuale all’assessorato regionale alla sanità, eventuali conflitti di interessi tra dirigenti dell’asp e medici, parenti o congiunti, in servizio presso le strutture di ginecologia di Patti, Barcellona, Milazzo e Lipari.
E in merito alla tanto “decantata sicurezza”, chiediamo al sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, di verificare se siano stati rispettati e garantiti, in questi anni, i requisiti professionali previsti dalla legge sui “privilege” nella scelta del personale inviato in servizio presso il punto nascita di Lipari; se esistano legami di parentela tra il primario di ginecologia di Milazzo, peraltro vincitore di concorso a Lipari e subito trasferito a Milazzo, con il successivo piano aziendale che di fatto smantelló l’unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia del P.O. di Lipari favorendo Milazzo, che di fatto è il primo passo verso la demolizione dell’ostetricia di Lipari, senza nessuna presa di posizione dei politici e dirigenti liparoti di quel tempo, e medici, ginecologi od ostetrici in servizio a Lipari.
E, a proposito di sicurezza delle donne gravide e di privilege, vogliamo ricordare l’ultimo trasferimento in urgenza di una gravida, verificatosi nella notte tra il 17 e il 18 scorso: inoltrata richiesta al 118 alle ore 00,30 circa, l’elicottero di base a Messina , a causa delle avverse condizioni meteo, non si alzava in volo, per cui si è dovuto attendere l’intervento di un elicottero che giungesse da Palermo. La donna, a 35 settimane di gravidanza, è partita da Lipari verso l’ospedale di Patti alle ore 3,00 circa. Due ore e trenta di attesa. Minuto più minuto meno.
Ci chiediamo, di quale sicurezza stiamo parlando ?? (::::::::::::)
Chiediamo inoltre di verificare le motivazioni per le quali, in questi anni (2011 / 2015) pur non avendo ancora decretato la chiusura del punto nascita di Lipari , le partorienti siano state costrette a partorire fuori sede.
Non vorremmo invece che i 120 neonati annui Eoliani servano a garantire i requisiti necessari a mantenere aperta qualche struttura complessa in provincia di Messina.
Infine, Se dovesse riscontrare anomalie nella verifica di alcune strane coincidenze, caro sindaco, non si tiri indietro ed inoltri formale richiesta alla regione per chiedere ufficialmente la rimozione del dirigente per palese conflitto di interessi o per violazione delle norme che dovrebbero garantire la sicurezza nell’unitá operativa Eoliana.
Il tempo delle feste è finito,tre anni fa ebbe a dire in una intervista che su argomenti come la sanità,i trasporti e la sicurezza del territorio questa amministrazione avrebbe fatto la differenza…..ma quando?
Art 1