Montante: ” Sicilia rischia il default “
” La Regione rischia il default per trent’anni di cattiva gestione”. Il presidente di Confindustrua Sicilia e responsabile nazionale per la legalità, Antonello Montante, lancia l’allarme e invita il presidente Rosario Crocetta, dopo aver destrutturato il sistema a ricostruirne un altro affidandosi a gente esperta, competente e dai comportamenti etico-morali irreprensibili
Proprio ieri notte la giunta Crocetta ha approvato la manovra bis da 300 milioni destinati a pagare gli stipendi a forestali e personale di enti e consorzi pubblici, rimasti senza salario da tre mesi per l’impugnativa di buona parte della legge di stabilità 2014 da parte del commissario dello Stato, col conseguente blocco della spesa per 570 mln, transitata nel fondo indisponibile a garanzia dei residui attivi, crediti inesigibili. “Gli stipendi è ovvio vanno pagati – afferma Montante – ma ora bisogna pensare a sostenere le imprese e le famiglie siciliane con politiche di sviluppo e di tagli agli sprechi”.
Un “Cottarelli” in Sicilia per mettere in atto una mega operazione di spending review per liberare la Regione da sprechi e spese folli. A lanciare la proposta al governatore Rosario Crocetta è il presidente di Confindustria in Sicilia e responsabile nazionale per la legalità, Antonello Montante, che guarda al modello dell’economista Carlo Cottarelli incaricato dall’ex governo Letta della revisione della spesa pubblica.
“Crocetta si affidi a specialisti o a società di revisione che si occupano di revisione della spesa pubblica – continua Montante – Occorre fare una verifica su tutti i numeri della pubblica amministrazione e per farlo servono esperti che vanno pagati anche uno-due-tre mesi e che non hanno alcun rapporto compromissorio col sistema”. Secondo Montante solo così “si può fare una vera e seria spending review senza scandalizzarsi che non siano interni all’amministrazione ad occuparsene”, perché “in questo momento in Sicilia sta accadendo qualcosa che va oltre al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: tutti controllano tutti, peggio di quanto avveniva in passato, e ci sono lobbies impegnate a rallentare se non a impedire investimenti e processi di sviluppo”.
“Crocetta si affidi a professionisti esperti – conclude il leader degli industriali siciliani – poi sarà lui a decidere cosa attuare e cosa no”.