Mattinata di tamponi ma ai semafori del Presidente Musumeci non può non scattare il verde per le isole

Sommessamente

Sabato mattina di tamponi rapidi , come annunciato, in piazza Mazzini. All’appuntamento, voluto dalla Regione (anche su richiesta delle amministrazioni locali) per la popolazione scolastica stanno partecipando in modalità “Drive In” le famiglie degli studenti, gli operatori delle stesse scuole che stanno ripetendo il test svolto di recente, e cittadini. Si cerca, quindi, di monitorare e seguire, per quanto possibile e con i mezzi a disposizione, l’andamento epidemiologico nel nostro territorio e potere, eventualmente, mettere in campo le necessarie azioni di prevenzione e controllo. Bene. Ma il punto è un altro. Le isole minori della Regione Siciliana, per restare alle Eolie, territori fragili e, d’accordo, limitati sull’assistenza sanitaria, possono ancora permettersi di restare a guardare un semaforo difettoso che dal giallo-arancione torna al rosso. A Lipari , ad oggi zero casi; a Vulcano i due scoperti di recente vanno verso la negativizzazione così come, a Salina, i due di Leni e l’unico di Malfa.

Non è il caso di cominciare a pretendere altro ? Il Sindaco di Lipari e i colleghi di Salina stanno gestendo con grande responsabilità l’emergenza ma non si può essere considerati come terraferma, non si può chiudere tutto quando i numeri dicono il contrario anche in rapporto ai parametri previsti dal Dpcm “abitanti – positivi”, per paura di riprendere a vivere. Altrimenti è la fine.

La riapertura delle scuole , come previsto dal Dpcm e dall’ordinanza del presidente Musumeci, è un buon segnale ma, questi luoghi, le nostre isole, già protette dall’isolamento geografico vanno messe ulteriormente in sicurezza per ripristinare il colore verde di quel semaforo rimasto incantato. Se all’isola maggiore si accede anche dagli aeroporti, alle isole minori, come le Eolie, lo si fa solo dai porti.

Pretendere dalla Regione, un sistema di controlli attuato come nei primi, cioè registrazione al sito e tamponi prima della partenza o agli arrivi , sembra essere l’unica soluzione oltre ai rigidi controlli delle forze dell’ordine per l’osservanza delle norme del distanziamento. Se non altro perchè è stata prevista la ripresa dell’attività didattica per infanzia, primarie e prime medie con tanto di viaggi di andata e ritorno dei docenti.