Lipari- Amministrazione comunale costretta a respingere, ormai in un clima di piena campagna elettorale , in Consiglio comunale, gli attacchi dell’opposizione sul mantenimento in vita della Lipari Porto Spa . La società, che vede come socio di maggioranza (al 70% ) Condotte d’Acqua, a dieci anni dalla sua nascita per la rifunzionalizzazione della portualità , ha , com’è noto, rinunciato al faraonico progetto originario per puntare , essendo cambiata anche la legge in materia, ad una più contenuta portualità turistica tra Pignataro e Marina Lunga. Ciò, anche dopo le richieste , sin dal 2012, dell’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Marco Giorgianni. ” Il vulnus giuridico , rispetto al 2007, è mutato”, ha, ad esempio, fatto rilevare il consigliere Francesco Megna . ” La portualità commerciale è stata stralciata ma alla gara d’appalto avevano partecipato due soggetti e il consorzio escluso, dal momento che è cambiato tutto, potrebbe rivalersi sul Comune. Occorrerebbe- ha continuato Megna- un parere pro-veritate all’autorità di vigilanza sui contratti pubblici e all’antitrust per la concorrenza sul mercato . Una volta acquisiti questi pareri , ci si potrebbe muovere di conseguenza. Inoltre- ha concluso Megna- venendo meno l’interesse pubblico quale sarebbe il senso della concorrenza creata dal comune ai pontili galleggianti nonostante le concessioni in scadenza”.
Pietro Lo Cascio de “La Sinistra Eoliana” si è chiesto ” perchè continuare a perseguire la prospettiva di una privatizzazione invece di attivare un percorso virtuoso con il piano regolatore dei porti per aver accesso a fondi pubblici. Vorremo capire qual’è il disegno e bisognerebbe spiegarlo agli imprenditori della baia di Lipari , realtà che “galleggiano” come i loro pontili “.
L’indipendente Antonio Casilli, a tal proposito, ha rimarcato l’importanza, proprio per i gestori dei pontili vista la scadenza delle concessioni , di una portualità partecipata pubblico – privata” e la Lipari Porto, in questo senso, potrebbe anche rappresentare una soluzione se si pensa ai paletti fissati nel 2007 per la tutela degli operatori locali.
Giacomo Biviano del Pd ha evidenziato che ” l’amministrazione è stata coerente con il programma elettorale del 2012 votato dalla stragrande maggioranza dei cittadini : abbiamo chiesto di ridimensionare il progetto e i fatti ci hanno dato ragione perchè la società ha ammesso che l’iniziativa precedente non era sostenibile . Adesso siamo nella fase della rivisitazione secondo le nostre indicazioni e poi si passerà a chiedere i pareri giuridici sulla fattibilità. Se ciò non sarà possibile si passerà alla risoluzione”.
Il sindaco Marco Giorgianni, nel parlare in una conferenza stampa, alla vigilia, dei castelli in aria che si fanno sulla questione per fini elettorali, ha difeso il proprio operato . ” Il parere legale chiesto dalla società servirà a delineare gli ambiti entro i quali potrà concretizzarsi la rimodulazione del nuovo progetto . Un parere pro-veritate ? Ma se non c’è ancora il nuovo progetto su cosa lo richiediamo ? Sui sogni di alcuni consiglieri ? “