Lipari: nuovo dissalatore, nuova gestione ma quale convenienza per gli utenti ?
il rinnovato dissalatore di Canneto dentro
Pronta la Ati che prenderà il posto della Gedis
Lipari- Da febbraio nuova gestione per il rinnovato e potenziato dissalatore dell’isola i cui interventi, com’è noto, sono stati finanziati per circa 14 milioni di euro dai governi Prodi e Berlusconi . La Ati della quale fanno parte , tra le altre società, la Di Vincenzo Spa e la Sopes Srl , che si è aggiudicata la gara indetta dalla Regione, prenderà il posto, della Gedis Scarl di Palermo , dopo tre anni di proroga del servizio.
Le opere tuttavia non sono ancora terminate per una variante nel tracciato delle condotte collegate che ha fatto perdere un po’ di tempo. Dovrebbe , comunque, mancare poco. Anche per quanto riguarda la collocazione degli ultimi 600 metri di cavo di collegamento alla centrale fotovoltaica, da un paio di anni sopra la vasca di raccolta di acqua piovana di monte S.Angelo. Impianto da 1,2 megawatt che contribuirà solo per il 20% al fabbisogno annuale di energia elettrica necessario per far funzionare la struttura. Non si potrà prescindere, insomma, dall’impiego dei motori auto generatori.
Per quanto riguarda il personale, il cambio di gestione, non dovrebbe provocare problemi occupazionali; garanzie , in questo senso, sarebbero state fornite anche all’Amministrazione comunale. Resta, piuttosto, da capire quale sarà, se ci sarà, la convenienza per il Comune e quindi per gli utenti del servizio. Sette mila e passa i metri cubi d’acqua giornalieri producibili a pieno regime ma bisogna vedere quanti ne potrà commissionare e quindi pagare il Comune. L’acqua , costerà circa € 1,40 alla Regione al metro cubo e l’ente la pagherà a 60 centesimi ai fornitori del servizio. Ma- si sostiene, da più parti- che mentre la Regione risparmierà rispetto ai costi sostenuti attualmente, il Comune trovandosi con un impianto che, solo in teoria, affrancherebbe l’isola dalle navi cisterna ( nel 2015 si realizzerà il nuovo pontile), dovrà comprare quell’acqua che con le stesse navi arriva oggi gratuitamente, ad esempio per le situazioni di emergenza ( che, in un‘isola con zone che presentano condotte ancora colabrodo non mancheranno) o per coprire il fabbisogno estivo.
Costi di gestione da un lato e dall’altro che si faranno sentire. A tal proposito , di positivo c’è, se così si può dire, visto anche che alla struttura commissariale regionale la questione sta andando per lunghe, che nell’ambito di questi lavori 400 mila euro , su richiesta, nel 2013, del sindaco Marco Giorgianni e del vice Gaetano Orto , sono state messe a disposizione per la messa in funzione del serbatoio nuovo di Serra e per il potenziamento di alcune linee in località in forte sofferenza come Mendolita, Capistello, e Monte Gallina.
Infine, una riflessione: in tempi di vacche magre, lo Stato che si fa carico dell’invio delle navi cisterna nelle isole siciliane al costo di 13 euro al mc e che sta realizzando a Lipari e Vulcano depuratori anche in questo caso con costi di gestione a carico del Comune, prima o poi cercherà di ottimizzare le risorse anche in questo settore attraverso una seria ricognizione dei problemi e delle criticità esistenti ?