Lipari : Il diritto alla salute nelle isole-isolate passa anche per le giornate di screening

Sommessamente

” Dal 22 maggio 2022 al 25 marzo 2023 : è passato quasi un anno per una visita cardiologica con elettrocardiogramma all’ambulatorio dell’ospedale di Lipari. Era stata prenotata al Cup come una visita di routine nell’ambito di un controllo generale e non c’era fretta ma è pur sempre passato quasi un anno. Fortunatamente non ci sono state sorprese in negativo ma è chiaro che questi tempi sono inaccettabili ” . E’ quanto ci ha dichiarato un cittadino ( un isolano, spesso isolato e, quindi, disagiato) che, ovviamente, attraverso il Giornale di Lipari cerca di sollecitare chi ci amministra a sollecitare, a sua volta, chi deve assicurarci queste prestazioni in un quadro generale sulle liste d’attesa che, va ricordato, è problematico con tempi biblici ovunque.

Ora, mentre i sindaci delle isole minori, come da comunicato diffuso ieri, non avendo del resto alternative, continuano a chiedere i soliti tavoli tecnici alla Regione anche se quello che questi incontri istituzionali hanno prodotto (tra audizioni all’Ars e interlocuzioni varie nel mezzo) negli ultimi anni a Lipari, è sotto gli occhi di tutti, vogliamo dare un suggerimento.

Giornate di screening per la prevenzione

E ci rivolgiamo all’assessore alla sanità del Comune di Lipari, Cristina Roccella che tiene una nutrita corrispondenza con il direttore Asp Alagna e con l’assessorato regionale. Garantiamo il diritto alla prevenzione e quindi alla salute organizzando con l’Asp 5 più di una giornata di screening . Ci viene in mente, a tal proposito, la “cittadella della salute” che proprio l’Asp 5 riesce a mettere in piedi a giugno a Malfa in occasione del Festival del Cinema ” Massimo Troisi” e non possiamo fare a meno di pensarne una o più simili, organizzate nei minimi dettagli, magari nei fine settimana, anche nel capoluogo eoliano. Tende – ambulatori ( o camper) per soddisfare l’esigenza di prevenzione dell’utenza : dall’oncologo, al dermatologo, dal ginecologo al cardiologo e così via.

Veniamo dagli anni della pandemia e abbiamo “fame” di prevenzione. Vediamo impotenti come si muore giovani dopo indicibili sofferenze , anche viaggiando ( quando si può) per sostenere le cure chemioterapiche fuori. Vediamo, quanto meno, di riuscire ad anticipare le cure per eliminare sul nascere questi drammi che può riservarci la nostra esistenza.

Proviamoci, dott.ssa Roccella, sindaco Gullo. Ci stanno privando di tutto… tranne che della disperazione.

Peppe Paino