(Comunicato) Facciamo seguito alle notizie apparse sui social nelle settimane precedenti, relazionandovi punto per punto, sullo “stato di salute” dell’ospedale repertato ad oggi, con delle considerazioni preliminari, onde evitare di farsi illusioni o dipingere la situazione attuale, peggio della realtà:
In una fase generale di perdurante sofferenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale, abbiamo una situazione in continuo cambiamento con reparti che trovano un po’ di ristoro, alcune specialistiche che riappaiono improvvisamente dal nulla ed altre fondamentali che scompaiono o rimangono in parte o in toto sguarnite.
Le pressioni e travasi di personale verso altri ospedali della provincia continuano a lasciare scoperti ed insicuri alcuni reparti “vitali”. Si tamponano le emergenze a suon di costose convenzioni, soluzioni tampone ma che stanno diventando ormai uno stato di fatto.
A farne le spese sono maggiormente i reparti di ginecologia, chirurgia, cardiologia, diabetologia, ortopedia.
Tentiamo di fotografare la situazione attuale, sperando di non tralasciare nulla:
– Totem: arrivato a Lipari dopo più di un anno di attesa questo macchinario, per pagamento ticket. Consegnato circa un mese fa, ma giace nel deserto della burocrazia, mai attivato a quanto pare per mancanza e/o ritardo nei collaudi. I pagamenti saranno comunque solo con carta e bancomat e soggetti che svolgono il servizio civile, dovrebbero supportare l’utenza nelle prime fasi di avviamento e conoscenza del macchinario.
– Lavori di adeguamento sismico: con i soldi del PNRR sono stati previsti i lavori di adeguamento sismico della vecchia ala dell’ospedale, ma in realtà ad oggi sono totalmente fermi.
– Personale infermieristico: mancano all’appello 13 infermieri rispetto alla pianta organica, richieste le unità mancanti, ma sembra che ne saranno reperite solo 5. Tuttavia, vista l’inattività della maggior parte dei reparti, il numero dovrebbe essere sufficiente a garantire i servizi essenziali nei reparti oggi attivi.
– OSS: mancano 3 OSS, servono assolutamente ma non sono facilmente reperibili.
– Cardiologia: risulta inspiegabilmente sospeso il servizio dal 23/12/23. Una convenzione dovrebbe partire oggi 10 Gennaio per i cardiologi (sembrerebbe non firmata nei tempi e da qui questi ritardi). Il mese di Gennaio sarà in sofferenza/rischio, ma a seguire sarà garantita la reperibilità notturna, e la prendiamo come una buona notizia. Nota dolente i costi (che già conosciamo) e non saranno presenti nei giorni festivi. Ma non essendo le patologie cardiache sempre prevedibili, persiste una situazione inaccettabile di rischio. Sembrerebbe siano stati indetti bandi, ma la questione dei costi di soggiorno potrebbe rendere meno appetibili i posti e partecipati i bandi.
– Chirurgia: a quanto pare l’attività è praticamente azzerata ed è una delle situazioni più gravi, con solo 3 medici, uno dei quali non fa reperibilità. In questi giorni ne sono mancati due, con conseguente scopertura dei turni.
– Ginecologia: avevamo un medico assegnato a Lipari. Lo hanno spostato a Milazzo dal 28/12/23 con un ordine di servizio per 30 giorni, per garantire la continuità delle attività a Milazzo, in grave sofferenza. Un altro medico è stato spostato da Taormina poiché il reparto mamertino era al collasso. La dottoressa spostata a Milazzo probabilmente vorrà tornare a Lipari, allo scadere dei 30 gg. e si aggiungerà ai due medici che arriveranno (appena espletato il bando) e che a quanto pare sono due medici in pensione con contratto libero professionale. Si dovrebbe tornare ad una pseudo normalità. Ma tutti i sabati, domeniche e lunedì saremo comunque scoperti (e questo rimane un fatto gravissimo ed inaccettabile). Verranno sicuramente questo mese ed anche il mese di febbraio, ma non garantiranno la copertura dei 30 giorni. Problema segnalato al Commissario Straordinario. Ma a quanto pare non hanno risorse umane disponibili e per garantire Lipari stanno affrontando questa spesa importante nella consapevolezza della situazione e se ne assumeranno le responsabilità. Indetto anche un bando secondo il decreto mille proroghe, che consente l’assunzione a tempo determinato di medici al 5° anno di specializzazione (per carenze di ginecologi). Ospedale comunque totalmente scoperto al momento.
– Anestesisti: situazione stabile per la presenza a rotazione sempre di 2 anestesisti, da Papardo ed Azienda, ma vengono praticamente in vacanza, essendo l’attività chirurgica pari a zero e quella iperbarica relegata alle sole emergenze, con un solo tecnico.
– TAC: probabilmente il macchinario migliore della provincia, già operativo, ma tenetevi forte…. fatta la gara d’appalto per montare la TAC ma non per il mezzo di contrasto. Macchina già in funzione e repertazioni in loco.
– Camera iperbarica: verrà totalmente ristrutturata, resterà dov’è con delle modifiche strutturali già programmate, fatto già sopralluogo e gara d’appalto. Quindi la struttura costata 12 milioni € e consegnata nel 2012 è inutilizzabile. Chi risponderà di un tale danno erariale?
– Risonanza: fatti i lavori strutturali, ma non ancora installata, ma comunque non sarà una macchina molto performante come auspicato , limitando le diagnosi alle patologie osteo-articolari.
– Mammografo: macchinario obsoleto e tale resterà. Serve la richiesta di un nuovo macchinario.
– Pronto soccorso: rimasti 4 medici su 7, c’è ancora un medico responsabile (il Dr. Albano) ma in ferie prepensionamento. Però grazie all’integrazione in convezione di medici del 118 la situazione si è stabilizzata con 3 medici che mancavano e forse ne arriveranno altri 2.
– Cucina: si è stabilizzata la situazione che risulta anche migliorata grazie alla presenza di due cuochi e quindi la cucina funziona pranzo e cena.
– Subintensiva (posti tecnici post-operatori) fermi tutti i lavori. Non se ne parla più.
– Amministrativi: persiste la grave situazione di carenza del personale. Disponibili 4 unità su 8 previste.
– Ambulanza: manca sempre il personale della seconda ambulanza. Presente ed attiva l’ambulanza più piccola ma senza attrezzature. Assicurata, operativa e nella disponibilità del 118.
– Oncologia: prosegue l’attività ambulatoriale, sistemati in una stanza con un collegamento internet fornito grazie alla buona volontà del personale dell’ospedale poiché a quanto sembra l’ASP non ha provveduto e adesso i medici vivono una situazione più dignitosa e rispettosa della professionalità, ma persistono le difficoltà di prenotazione al CUP. Effettuano le visite nella stanza dell’ortopedico al 1° piano vicino la cappella.
– Ortopedico: c’è solo l’ortopedico del distretto una volta a settimana (viene solo il Lunedì) ma scoperto tutto il resto della settimana.
– Laboratorio Analisi: sembra aver trovato stabilità, grazie anche alla disponibilità ed abnegazione del personale, non mancano i reagenti e l’attività sembra regolare. Anche se ormai la nuova impostazione aziendale prevede laboratori specializzati come ad esempio Barcellona per le analisi infettivologiche, Taormina esami immunologici. Quindi viaggiano i campioni. Una sorta di specializzazione dei laboratori. Tendenza di tutte le ASP.
– Farmacia: stabile il personale e servizio grazie alla presenza di due farmaciste.
– Diabetici: grave ed irrisolta la questione del diabetologo, che non è stato sostituito dopo (l’auspicato) pensionamento di Lanfranchi e non sarà rimpiazzato. Quindi alle difficoltà di cura dei diabetici cronici già più volte segnalata, adesso non abbiamo più diabetologo. Stanno sopperendo con i due endocrinologi, che sono quindi abilitati e competenti ad intervenire sulla patologia, ma che non amano fare le veci del diabetologo. Poi interviene in soccorso anche il reparto di medicina generale, che si è presa il carico maggiore per sopperire a questa carenza, ma la situazione è grave per i pazienti in grossa difficoltà ed indotti a rivolgersi al servizio privato. La mancanza del diabetologo allunga i tempi di attesa delle prenotazioni.
– Vengono per visite ambulatoriali: oculista, psicologo, otorino, geriatra, dermatologo, urologo, visite doppler. Richiesto comunque un aumento delle ore da parte del dirigente del distretto.
Alla luce di tutto quanto sopra, a nostro avviso sono da perseguire assolutamente le seguenti strategie:
1) Fare pressione sul contributo regionale di soggiorno per i medici non residenti per invogliarli a partecipare ai bandi e trovare ruolo a Lipari e rimanerci.
2) Riprendere le interlocuzioni già avviate per una collaborazione con l’università. Era stata anche già presentata un’interrogazione all’ARS rimasta carta straccia. Questo darebbe grande ristoro e aprirebbe enormi opportunità terapeutiche.
3) Scongiurare lo sperpero di denaro previsto tra i progetti per l’ospedale di comunità con i soldi del PNRR che sarà certamente un contenitore vuoto come accaduto nel resto d’Italia. Abbiamo bisogno di medici e non infrastrutture che tutto sommato già abbiamo. Servono alloggi e non ambulatori. Servono investimenti per reperire risorse umane e non creare cattedrali nel deserto.
Speriamo di essere stati utili a fare un quadro più dettagliato e chiaro dell’attuale situazione
Il Portavoce
Danilo Conti